Corsa, grinta e l’assist per Palacio: Guarin per ora pensa solo all’Inter. Nel postpartita…

Fredy Guarin ha lasciato la sua firma nel derby. Al minuto 41′ del secondo tempo ha tagliato sul lato esterno dell’area milanista, ha ricevuto palla da Jonathan, poi, senza pensarci, un cross rasoterra in mezzo per gli attaccanti: Palacio non aspettava altro, tacco magico che batte Abbiati e San Siro (la parte buona) può liberare la sua gioia. Non c’è solo l’assist per il vantaggio nerazzurro nella partita del Guaro, anche tanta corsa, grinta, cose non facili da aspettarsi per uno che sembrava avere già la valigia pronta.

Il derby è sempre il derby. Anche se ti chiami Cristiano Ronaldo è impossibile non percepire l’atmosfera cittadina che si surriscalda, le polemiche prima del match, lo stadio pieno fino al limite. Un calciatore che gioca un derby ha sempre una carica in più. Anche per questo forse Guarin non si è lasciato condizionare dalle voci che arrivano da Londra, sponda Chelsea. Nella sua testa domenica sera c’era soltanto il Milan, o meglio l’Inter, la squadra per cui giocherà fino a prova contraria, quando sarà firmato un (eventuale) altro contratto.

Degli undici nerazzurri scelti da Mazzarri, Guarin è stato sicuramente tra i pochi ‘salvabili’ del primo tempo, quando l’Inter era contratta, schiacciata, senza verve, davanti a un Milan tutt’altro che autoritario. Il colombiano ha provato a duettare con Palacio, a scardinare il centrocampo rossonero con percussioni centrali, ha intimidito Abbiati con un paio di conclusioni dalla distanza, ma era l’unico oltre al Trenza a lottare per la vittoria. Nel secondo tempo, dopo l’ingresso di Kovacic, la manovra è diventata più rapida e Guarin, al pari dei compagni, ne ha beneficiato. Il Milan ha cominciato a soffrire il giro palla nerazzurro, fino all’ingresso di Icardi e al gol di Palacio.

Il centrocampista ex Porto a fine partita è andato con i suoi compagni a esultare sotto la Curva Nord. Per lui, come gli altri, sono arrivati solo applausi alla fine del derby perché, dopo tanta sofferenza, l’Inter è tornata alla vittoria e lo ha fatto nel momento più importante, contro i cugini, nell’ultima partita dell’anno. Poi Guarin ha parlato un po’ del suo futuro, che forse non è già scritto come sembra: “Non ho avuto contatti con Mourinho, ma confermo che il mio agente ha parlato con il Chelsea. E’ vero che c’è movimento, non posso negarlo, ma io vorrei rimanere qui. Adesso penso solo all’Inter e a fare bene qui, poi vedremo cosa succederà”. 

Da gennaio si capirà se siano state solo frasi di circostanza o un vera dichiarazione di affetto per l’Inter. La trattativa con i Blues sembra già ben avviata, perché l’Inter a gennaio vuole regalare un paio di rinforzi a Mazzarri, ma per farlo, questo il diktat di Thohir (e del bilancio), bisogna prima vendere. Quale sarà allora il destino di Guarin? Per lui sono pronti almeno 15 milioni cash, ma l’augurio di molti tifosi è che quella di ieri sera non sia stata l’ultima zampata nerazzurra del Guaro.

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