CALCIOMERCATO/ D’Ambrosio sempre più vicino: Inter disposta a sacrificare Botta, ma solo se…

Il ceffone preso dall’Inter all’Olimpico ha risvegliato, di colpo, gli spiriti sopiti del mercato. Dopo la vittoria nel derby in molti, ciecamente, hanno pensato che le cose potessero andare avanti anche così, ma la sconfitta con la Lazio ha messo a nudo, ancora una volta, i problemi di questa squadra. Per questo motivo, la dirigenza si è messa immediatamente in moto per porre rimedio alla situazione.

Nelle prossime ore, gli uomini di mercato nerazzurri proveranno a chiudere l’affare D’Ambrosio. L’esterno sinistro del Torino piace a molte squadre di A, tra cui anche il Milan, ma ad oggi l’Inter sembra in netto vantaggio sui cugini. Il giocatore è in scadenza di contratto a giugno e il costo dell’operazione potrebbe essere basso, non più di due milioni di euro. La società di Corso Vittorio Emanuele, però, sta pensando di imbastire un’operazione a costo zero, inserendo una contropartita tecnica che possa piacere ai granata.

Dapprima era stato proposto Gaby Mudingayi, ma la risposta è stata alquanto fredda. Nelle ultime ore, invece, è emerso un nome nuovo che piace a Ventura e potrebbe sbloccare la trattativa: Ruben Botta. L’attaccante argentino è tornato all’Inter, dopo che, in estate, era stato parcheggiato al Livorno. In seguito a mesi di riabilitazione, il giocatore è stato recuperato, ma a Milano difficilmente troverebbe spazio. Una stagione lontano dal capoluogo meneghino e, soprattutto, da eccessive pressioni, potrebbe aiutare il fantasista ad acclimatarsi e conoscere il calcio nostrano.

L’idea è quella di cederlo in comproprietà alla società di Urbano Cairo, affidandosi ad una clausola di controriscatto fissa. Questa mossa servirebbe ad evitare che, in caso di definitiva esplosione del giocatore, si debbano spendere cifre folli per rientrare in pieno possesso del cartellino. L’operazione è in rampa di lancio e al momento appare più che probabile. D’Ambrosio, dunque, potrebbe essere il primo acquisto dell’era Thohir. Non il nome sognato dai tifosi nè il giocatore in grado di spostare gli equilibri, ma un utile operaio per un’Inter operaia.

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