Un viaggio senza fine quello di Samuele Longo. Il giovane attaccante proveniente dalla prolifica cantera nerazzurra e attualmente in prestito al Verona, non è riuscito fin qui a trovare lo spazio che ci si aspettava, collezionando solamente uno spezzone di cinque minuti in campionato e una presenza con gol in Coppa Italia.
La città di Romeo e Giulietta, quest’estate, sembrava l’ambiente ideale per raggiungere, lontano da eccessive pressioni e vicino ai luoghi della sua infanzia, la definitiva consacrazione sul palcoscenico della Serie A. Nessuno, però, aveva fatto i conti con il sempreverde Luca Toni, ben lontano dall’appendere gli scarpini al chiodo e attualmente capocannoniere della squadra di Mandorlini con nove reti all’attivo. Le ottime prestazioni del trentaseienne ex Fiorentina hanno messo in ombra Longo, relegandolo in panchina e causando un’altra brusca frenata nel suo percorso di crescita. A conti fatti, dunque, la scelta di andare a farsi le ossa in Veneto (invece che a Livorno) è risultata una decisione infelice per la punta dell’Under 21.
Il ragazzo di Valdobbiadene vuole giocare con continuità e, per farlo, sa benissimo che occorrerà cambiare nuovamente aria. Per questo motivo, nel corso della sessione di mercato invernale appena iniziata, Longo sarà costretto a ripartire, sempre con la formula del prestito, alla volta di una meta più fortunata, dove crescere e maturare. Negli ultimi giorni, attestati di stima sono arrivati da diverse squadre della serie cadetta, ma l’interesse nei confronti del giovane attaccante si è radicato ben oltre i confini nazionali: sulle sue tracce, infatti, ci sono anche il Friburgo, in Germania e, soprattutto, il Levante, in Spagna.
Quest’ultima, ad oggi, sembrerebbe la soluzione più accreditata, perché preferita dallo stesso giocatore dopo l’esperienza agrodolce maturata, lo scorso anno, tra le fila dell’Espanyol. I prossimi sviluppi di mercato ci diranno quale sarà il futuro di Samuele Longo, ancora alla ricerca della sua El Dorado che gli permetta di affermare le proprie qualità, magari regalandogli, un giorno, la possibilità di far ritorno dove tutto ha avuto inizio.
Filippo Mauro