Il 3-4-2-1 rilancia Kuzmanovic, in attesa dell’esplosione di Kovacic

È vero che i miracoli non si compiono in un giorno, che Thohir non può investire senza prima aver risanato i bilanci e che numerosi torti arbitrali hanno condizionato l’andamento della squadra, ma arrivati al giro di boa e con le ultime deludenti prestazioni negli occhi, Mazzarri è chiamato a trovare nuovi espedienti per rilanciare l’Inter, lavorando duramente su modulo e giocatori.

Uno di questi è proprio Zdravko Kuzmanovic. Dato anzitempo per possibile partente, il serbo sta trovando sempre più spazio nello scacchiere predisposto dal tecnico di San Vincenzo. Il centrocampista, dopo essere stato impiegato nei minuti finali di Inter-Milan, è sempre sceso in campo negli ultimi tre impegni (Lazio, Udinese e Chievo ndr), approfittando così dell’assenza di Taider e dei nuovi dettami tattici impartiti da Mazzarri al fine di ritagliarsi valide occasioni per mettersi in mostra.

L’allenatore ex Napoli ha capito di non potersi fossilizzare su un solo modulo di gioco e, come dimostrato col Chievo, sta cercando di orientare i suoi giocatori verso un 3-4-2-1 che garantisca più peso offensivo, senza però intaccare l’equilibrio di squadra. Nell’ipotesi di uno schieramento col doppio mediano, il ventiseienne avrebbe buone chance per far crescere il suo minutaggio, dal momento che insieme a Taider sarebbe il candidato numero uno per affiancare Cambiasso, visto che Alvarez e Guarin verrebbero schierati alle spalle della prima punta.

Il “Kuz” è certo una pedina da rilanciare, ma tutti i tifosi si aspettano risposte sull’impiego di Kovacic: Mazzarri, per ora, è intenzionato a restituire al suo undici equilibrio e compattezza fra i reparti, ma non è escluso che, in futuro, per garantire più qualità alla manovra, possa agire in quella zona di campo anche il giovane croato, talento alla continua ricerca di spazio e fiducia per poter sbocciare in modo definitivo.

 

Antonio Simone

 

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