Ruben Botta convince Mazzarri: la sua permanenza non è più utopia

Un mercato di riparazione senza soldi e con poche idee: la dirigenza nerazzurra si è distinta, fino a questo momento, per il suo totale immobilismo sul fronte acquisti. Le trattative che portano a Vucinic e D’Ambrosio aspettano solo di essere ufficializzate, ma al momento l’unico volto nuovo ad Appiano Gentile è quello di Ruben Botta, tesserato definitivamente dalla società di Corso Vittorio Emanuele dopo il breve periodo in quel di Livorno.

Con i labronici, l’argentino ha portato a termine il pieno recupero dall’infortunio patito lo scorso aprile, permettendo così all’Inter di non occupare, nei mesi estivi, un posto da extracomunitario per un calciatore indisponibile: una tappa obbligata sulla strada che lo ha portato a vestire la maglia della Beneamata.

Per l’ex Tigre, tre partite disputate per un totale di ventisette minuti giocati. Il debutto è avvenuto contro l’Udinese di Guidolin, in occasione della inaspettata eliminazione dalla Coppa Italia. Entrato nei minuti finali del match, Botta ha mostrato grande volontà e determinazione rincorrendo spesso gli avversari fino alla propria metà campo. Durante Inter-Chievo, è andato in scena il secondo atto della sua esperienza all’ombra del Duomo e, se non fosse stato per lo “sfortunato” atto di interpretazione dell’arbitro Tommasi, il giovane trequartista si sarebbe procurato un calcio di rigore decisivo per le sorti del match, in seguito ad un intervento di Cesar nel cuore dell’area di rigore clivense. E’ Perin, infine, a negargli la gioia della prima rete stagionale. Il portiere genoano, infatti, si esalta sul colpo di testa dell’argentino, pronto a raccogliere un preciso cross di Guarin: sui guantoni del custode della porta del Grifone si infrange ogni illusione di rimonta e la possibilità di attenuare l’ennesima delusione stagionale.

“Arriva da un lungo infortunio, ma è andato bene. Milito e Palacio mi danno maggiori garanzie, ma se dovessero accusare cali di forma e Botta dovesse proporsi bene, non guarderò in faccia a nessuno”: queste le parole di Walter Mazzarri volte a certificare la progressiva fiducia nei confronti del calciatore originario di San Juan.

La sua crescita costante potrebbe essere ripagata con la permanenza in nerazzurro, rappresentando questa la soluzione migliore per ovviare alle defezioni del reparto offensivo, falcidiato dall’assenza di Icardi e dalla ormai prossima cessione di Belfodil. L’Inter, infatti, ha rifiutato in modo categorico il possibile coinvolgimento dell’argentino nell’operazione D’Ambrosio, per il quale dovrebbe bastare un conguaglio di circa 2 milioni da destinare al Torino.

In un mercato che stenta a decollare, Ruben Botta può diventare così l’arma in più a disposizione del tecnico di San Vincenzo e la speranza cui il popolo interista si potrebbe aggrappare in uno dei periodi più bui della storia del club.

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