Hernanes, Vucinic, Guarin e Ranocchia sono solo alcuni dei nomi da cui passa il futuro dell’Inter, ma se è vero che la società nerazzurra sta riscontrando diversi limiti economici, imposti dalla pesante scure del fair play finanziario, non bisogna dimenticarsi di quei giocatori in fase di crescita che stanno cercando fortuna altrove e che rappresenterebbero, riportati a Milano, una sana boccata d’ossigeno anagrafica e monetaria.
Uno di questi è Ibrahima Mbaye, attualmente in prestito al Livorno. Del suo futuro ha parlato Beppe Accardi, suo procuratore, in un’intervista esclusiva a TuttoMercatoWeb: “Mi aspetto che all’Inter si inizi a pensare al futuro, a risanare e ringiovanire, pensando di ripartire tra due-tre anni. Oggi bisogna pensare che c’è un nuovo corso. Mbaye? Non c’è solo l’Inter. Il ragazzo sta facendo bene, piace a tante squadre, Torino e Genoa su tutti, ma non andrà via da Livorno. Il futuro nerazzurro lo valuteremo più avanti”.
La sensazione è che la società nerazzurra debba soffermarsi a riflettere su come sfruttare al meglio questi suoi giovani di grandi potenzialità sparsi per l’Italia: scaduti i prestiti a giugno, bisognerà decidere se riportarli a casa e lanciarli in prima squadra o, in alternativa, inserirli come pedine di scambio in altre trattative. Non mancano, infatti, le pretendenti: basti ricordare le importanti offerte giunte in estate per lo stesso Mbaye e per Duncan, le sirene spagnole per Longo (attualmente al Verona, dove fatica a trovare spazio ndr) e l’interesse suscitato da Bardi, sul quale a ottobre era piombato addirittura il Barcellona. Quest’ultimo rappresenta il talento più promettente e non è escluso che possa avere, in un futuro prossimo, un ruolo da protagonista con il conseguente sacrificio di Handanovic.
Ritornando al giovane senegalese, Mazzarri potrebbe valutarne un impiego nel ruolo di esterno di centrocampo o interno di difesa nel suo 3-5-2 ed esaltarne la duttilità. In questo momento, però, nulla si può dire riguardo le intenzioni della società, la cui linea si evincerà proprio da queste scelte.
Antonio Simone