Mazzarri non ha mai puntato con decisione su di lui, eppure le grandi d’Europa farebbero carte false per averlo. Mentre il tecnico di San Vincenzo si arrocca dietro al mito del “è giovane e deve crescere”, il Borussia Dortmund bussa alla porta dell’Inter e chiede di poter avere Mateo Kovacic. Potrebbe sembrare un paradosso, ma non lo è. Se la storia del numero 10 croato era iniziata in modo meraviglioso, ora rischia di diventare l’ennesima cronaca di un talento sprecato.
Tutto ha inizio un anno fa, quando i nerazzurri bussano alla porta della Dinamo Zagabria e portano a casa un gioiellino croato semi-sconosciuto, soffiandolo alla concorrenza di diverse big del Vecchio Continente. Kovacic arriva alla Pinetina con l’aria smarrita di chi deve conoscere un nuovo mondo, ma in campo, mentre la nave guidata da Stramaccioni sta naufragando, sembra l’unico in grado di poter reggere il timone. Il percorso di crescita sembra inarrestabile: “nel giro di qualche anno diventerà un top player”, inizia a sussurrare timidamente qualcuno.
In estate, però, c’è il brusco rallentamento. In panchina arriva Walter Mazzarri, un integralista del 3-5-2, decisamente poco propenso ad adattare il suo credo tattico alle risorse a disposizione. Appena mette piede nell’universo Inter, l’ex allenatore del Napoli ripete sempre lo stesso ritornello sul centrocampista croato: “E’ giovane, deve crescere e disciplinarsi tatticamente“. Un infortunio complica la sua preparazione estiva, mentre la squadra corre e si allena sotto la guida del nuovo tecnico; un imprevisto che lo terrà fuori dai primi impegni ufficiali della stagione.
Ad oggi, dopo sei mesi di gestione Mazzarri, Mateo Kovacic deve ancora trovare una collocazione adeguata in campo. Da trequartista non rende al meglio, in mezzo al campo, invece, non svolge meticolosamente quei compiti difensivi imprescindibili per l’allenatore toscano. Il Borussia Dortmund ha avanzato una proposta per portarlo in Germania, ma l’Inter ha risposto picche.
In questo momento, una cessione dell’ex Dinamo Zagabria risulta impossibile – anche perchè il giocatore non ha fatto pressioni per essere ceduto -, ma a fine stagione non è detto che le cose non possano cambiare. Se Mateo continuerà a non trovare lo spazio che merita, potrebbe non essere più così convinto di sposare il progetto nerazzurro.
Sarà l’ennesimo giovane talento sciupato? La speranza dei tifosi è che, almeno stavolta, possa essere scritto un finale diverso.