Sembra definitivamente tramontata la trattativa che avrebbe portato Andrea Ranocchia al Galatasaray di Roberto Mancini. Lo scoglio rappresentato dall’ingaggio del difensore ha bloccato il club turco che, successivamente, ha spostato le proprie mire sul cagliaritano Davide Astori. Anche in questo caso, però, l’operazione rischia di non andare a buon fine visto che Cellino intende monetizzare subito la cessione del centrale rossoblu, evitando prestiti e opzioni di riscatto.
Il numero 23 nerazzurro era richiesto anche dal Napoli, ma il recente acquisto del brasiliano Henrique dal Palmeiras gli ha chiuso definitivamente le porte del club partenopeo; fuori dai giochi anche il Borussia Dortmund, che non sembra disposto ad andare oltre i 7 milioni di euro, cifra ritenuta insufficiente dalla dirigenza nerazzurra.
Una situazione sicuramente non facile da gestire per l’Inter, anche perchè il contratto del difensore classe 1988 scadrà il 30 giugno 2015 e, per non correre il rischio di metterlo sul mercato prezzo di saldo la prossima estate, la società potrebbe tentare la strada del rilancio, proponendogli un rinnovo del contratto e provando a restituirgli – con un minutaggio più sostanzioso – la fiducia persa nelle ultime settimane.
Ranocchia, infatti, è stato ormai scavalcato da Rolando nelle gerarchie difensive di Mazzarri: l’ex Porto, col passare delle partite, ha dimostrato più affidabilità del collega umbro, crollato insieme al resto della squadra dopo aver cominciato bene il campionato.
Se, come sembra, il centrale azzurro resterà a Milano, toccherà a Mazzarri il difficile compito di non bruciarlo definitivamente, limando quelle amnesie tecnico-tattiche che riemergono puntualmente quando Ranocchia vive una situazione instabile dal punto di vista psicologico.