Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà la Juventus a Torino nella gara valida per la 22^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.
Il distacco di 23 punti dalla Juventus rappresenta il divario reale tra le due squadre?
“Non fate a me queste domande, io mi preoccupo solo del mio lavoro. Le valutazioni le devono fare gli altri.”
L’assenza di Hernanes cambierà i piani per domani?
“Visto che non eravamo sicuri di niente, ho preparato la partita senza pensare ad Hernanes. Non ho riflettuto sull’eventualità, lo avrei fatto solo se avessi avuto la certezza di avere il giocatore a disposizione”.
Come potrà essere recuperato Guarin?
“Non è, poi, così scontata una sua cessione a giugno. La società sta mandando segnali importanti in un momento difficile. Da qui alla fine verranno valutati un po’ tutti, compreso Guarin”.
Hernanes è il giocatore che mancava?
“E’ normale che pensiamo che possa dare qualcosa di importante, in caso contrario non l’avremmo preso. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, tanto che nel Brasile fa il mediano. Può stare in questa posizione, ma può essere schierato anche più avanti . Ha grandi qualità e potrà essere un’arma in più, soprattutto per scardinare le difese troppo chiuse. A me piacciono molto i giocatori capaci di fare, allo stesso tempo, il lavoro sporco e un gioco di qualità”.
E D’Ambrosio?
“I miei meccanismi di gioco si basano molto sull’azione lungo le fasce e, in quest’ottica, potrà migliorare davvero tanto. Mi ha fatto molto piacere vedere il suo entusiasmo e la voglia di vestire questa maglia. E’ u’ottima base da cui partire”.
Dal mercato si aspettava qualcosa in più?
“La società sa tutto quello che penso. Bisogna tener conto che il mercato di gennaio è molto difficile. Ci sono stati, poi, anche movimenti in uscita, importanti per far crescere diversi giocatori”.
Domani l’Inter parte in netto svantaggio…
“Io devo dire ai miei giocatori che se, noi mettiamo in campo ciò che abbiamo preparato in settimana, può succedere sempre tutto. Dobbiamo concentrarci soltanto sulla gara, a partita finita si vedrà…”
I nuovi innesti possono cambiare le aspettative dei tifosi dell’Inter?
“Si pensa ovviamente che, con loro, si possa fare qualcosa in più. Questi due acquisti possono essere considerati anticipazioni del mercato estivo. Cercherò di far integrare al meglio Danilo in questi cinque mesi; Hernanes è un giocatore eclettico e, da subito, si vedrà qualcosa in più. Per altre considerazioni, si vedrà alla fine”.
Si sente maggiormente responsabilizzato dopo questo mercato?
“Non cambia nulla, mi sono sempre sentito così. E’ da ormai 13 anni che alleno e sono abituato ad essere valutato da voi critici”.
Dal silenzio di San Siro alla bolgia dello Juventus Stadium…
“Se la Juventus non ha lasciato punti nel suo stadio, ci sarà un motivo. Lì parte sempre in un modo particolare, nonostante fuori casa non siano da meno. Ho avvertito i miei giocatori che, di certo, non sarà come all’andata, quando il pubblico era dalla nostra parte”.
Un voto al mercato dell’Inter?
“Non spetta a me dare un voto, ma a voi giornalisti”.
Qual è il punto debole della Juventus?
“Per ora punti deboli hanno dimostrato di non averne, soprattutto in casa. Noi ci siamo caricati, la speranza di una grande gara c’è sempre. Bisognerà concentrarsi sulla nostra prestazione, poi ci vogliono una serie di elementi che devono concorrere per fare risultato”.
Quando ha deciso di non convocare Guarin?
“Quando un ragazzo è al centro di tante trattative, come può rimanere concentrato sul resto? E sarà importante essere concentrati completamente sulla partita. Sapevo già che non l’avrei convocato, prima della chiusura del mercato”.
Rimpiange il mancato scambio tra il colombiano e Vucinic?
“Le valutazioni le faccio con la società. Lavoro sul “doppio ruolo” e, ad oggi, ho Botta, Alvarez, Palacio, Icardi e Milito. A giugno vedremo…”
La differenza di morale tra Guarin e Ranocchia?
“La situazione è ben diversa. Ranocchia è stato convocato, perché si è allenato. Tutte queste considerazioni fanno vedere ancor di più tutte le difficoltà di quest’anno. E alla fine si dovranno considerare tutti questi fattori, è un processo naturale dell’annata”.
Domani vedremo un’Inter battagliera?
“Aspettate domani, dopo la partita giudicherete”.
Può insegnare qualcosa la vittoria dell’anno scorso?
“C’erano altri giocatori, i tempi erano diversi e la Juventus era una squadra diversa. Io mi riferisco sempre, come punto di riferimento,alla fine della passata stagione, nel momento in cui sono stato chiamato dalla società”.
Quando ha saputo che Conte non avrebbe parlato, le è venuto il pensiero di fare lo stesso?
“Le cose non si fanno e certe decisioni non si prendono solo per emulare gli altri”.
Che peso avrà sulle sorti dell’Inter questa gara?
“Dare il massimo e, a fine gara, iniziare a pensare al Sassuolo. Nel calcio non si possono mai fare proclami prima della partita. Io lavoro sulla prestazione, soprattutto quest’anno e, oltretutto, ho sempre fatto così in carriera. Così si costruisce qualcosa”.
Come gestire la partita di domani?
“Loro variano molto il loro atteggiamento da partita in partita. Ci sono alcune volte in cui non fanno respirare l’avversario e altre in cui adottano un’altra strategia, come contro la Roma. Noi ci siamo preparati a tutto”.
Con l’arrivo di D’Ambrosio e Hernanes, si potrà cambiare modulo di gioco?
“Noi siamo partiti con il 3-5-1-1, poi siamo passati al 3-5-2 e, infine, abbiamo provato il 3-4-3. Pian pianino, i miei giocatori dovranno adattarsi anche alla difesa a quattro. Sarebbe importante, ad esempio, poterci disporre all’inizio con un 3-4-3 e, poi, continuare con il 4-3-3 anche per disorientare gli avversari”.
Domani mancherà Cambiasso, un’altra chance per Kovacic?
“Domani vedrete la partita, ci sarà l’ultimo allenamento e valuterò”.
Hernanes più due giocatori offensivi: una possibilità per il futuro? (domanda di SpazioInter)
“Bisogna sempre valutare l’equilibrio tattico, partendo proprio dal reparto offensivo. Con Hernanes ho più soluzioni da poter adottare, poichè può ricoprire ruoli diversi. Bisogna vedere, però, se la squadra è in grado di supportare certe soluzioni tattiche”.
“Il meglio deve ancora venire”?
“Speriamo sia di buon auspicio per il futuro…”
Cosa pensa della Juventus? E di Arturo Vidal?
“I risultati parlano per loro. Vidal è un giocatore completo e, vista la giovane età, ha ampi margini di miglioramento”.