Sei partite da inizio anno a oggi: nessuna vittoria, quattro sconfitte esterne (contro Lazio, Genoa, Juventus in campionato e Udinese in Tim Cup) e due pareggi casalinghi (contro Chievo e Catania). Un ruolino di marcia da retrocessione: nessuno in questo 2014 ha fatto peggio dell’Inter e i numeri diventano ancora più imbarazzanti se si considerano i soli due gol messi a segno (firmati da Nagatomo e Rolando) contro i sette subiti.
Juventus 13; Parma* 12; Lazio 11; Milan 10; Atalanta, Roma* 9; Fiorentina, Napoli, Torino 8; Genoa* 7; Verona 6; Catania 5; Cagliari, Livorno, Sampdoria* 4; Udinese, Chievo, Bologna, Sassuolo 3; Inter 2. (* una gara in meno)
Non va meglio se si guardano le ultime dieci giornate, in cui la squadra di Mazzarri è riuscita a strappare i tre punti solo in occasione del derby prenatalizio: vittoria firmata dal guizzo di Palacio, che da quel momento in poi ha cominciato a pagare i quattro mesi di straordinari, con tutto il peso offensivo della squadra sulle sue spalle. Gli otto punti totalizzati dal 9 novembre a oggi (frutto di 1 vittoria, 5 pareggi e 4 sconfitte), confermano il rendimento da zona rossa:
Juventus 28; Lazio 21; Parma* 19; Roma* 18; Fiorentina 17; Napoli, Milan 16; Lazio 15; Verona, Sampdoria* 13; Chievo 12; Atalanta, Cagliari 11; Udinese, Genoa* 10; Bologna, Inter 8; Sassuolo 7; Catania 6; Livorno 5. (* una gara in meno)
Una classifica difficile da digerire, nonostante tutte le attenuanti del caso: i tifosi, infatti, sarebbero anche pronti ad accettare un anno di transizione, ma con statistiche del genere diventa difficile pensare a una crescita reale e progressiva che induca il popolo nerazzurro a guardare con ottimismo al futuro.
This post was last modified on 4 Febbraio 2014 - 16:25