Ci sono il Profeta, il Guaro e… El Tigre. E si riparte da qui, dall’attesissimo… sermone di Hernanes, dalla rabbia del Guarin 2.0 e dall’elettrica vivacità di Ruben Botta. Anche l’Inter ha i suoi tre tenori, termine usato a Napoli quando Mazzarri schierava Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Guarin è sicuramente il caso più spinoso, dopo le incredibili vicende di mercato che lo hanno coinvolto in prima persona. Il colombiano ha parlato con Mazzarri, entrambi hanno intenzione di lavorare bene per il bene dell’Inter. A Torino è stato assente soltanto per motivi ambientali (come spiegato da Ausilio), ma Fredy è tornato ad allenarsi in gruppo ed ha fame di vittorie. Per Fredy c’è una mezza promessa di ritocco dell’ingaggio con allungamento di un anno: al momento, il Guaro prende 2,4 milioni di euro secondo accordo fino al 2016. L’ipotesi è quello di arrivare al 2017 scavallando l’attuale compenso.
Doveva esserne il sostituto, ma alla fine giocheranno insieme: Hernanes è visto come il detonatore di una nuova ripartenza. WM sta decidendo dove collocarlo: ad ora, l’idea è da interno in un centrocampo a cinque con facoltà – ovviamente – di spingersi per poter vedere la porta. La duttilità del Profeta è risaputa: dall’anno prossimo (ma anche in questo) potrebbe anche piazzarsi davanti alla difesa, ma ora WM necessita di qualcuno che “spacchi” la porta. E Hernanes lo sa fare.
Un nuovo acquisto è anche Ruben Botta, presentato ieri a stampa e giornalisti. L’ex calciatore del Tigre ha fatto vedere enormi qualità nei pochi spezzoni di gara che Mazzarri gli ha concesso. Potrebbe dunque, insieme all’ex Lazio ed a Guarin, davvero far parte di quel trio che prenderà per mano l’Inter trascinandola fuori dalla crisi…
Fonte: Gazzetta dello Sport
This post was last modified on 5 Febbraio 2014 - 13:59