Se hai vinto tutto quello che si poteva vincere e, pur essendo a un passo dal tuo 36esimo compleanno, hai ancora voglia di trionfare e di essere utile alla causa – anche con un impiego part time – il tuo nome può essere solo uno: Walter Samuel. “The Wall” è tornato e sta trascinando l’Inter fuori dalla palude di un inizio 2014 da incubo. Le due vittorie consecutive con Sassuolo e Fiorentina sono frutto anche del ritorno a pieno regime del numero 25 nerazzurro.
La difesa sembra aver improvvisamente ritrovato la brillantezza e la sicurezza di inizio stagione. L’esperienza dell’argentino ha ridato serenità a tutto il reparto dopo che le ultime prestazioni avevano sgretolato il lavoro fatto da Mazzarri a inizio stagione. Samuel sa guidare alla perfezione i compagni, dettando i tempi di uscita e mantenendo la giusta distanza con gli altri reparti, in modo da evitare che la squadra si allunghi troppo e si sfilacci.
Anche ieri sera la sua prestazione è stata superlativa, a dimostrazione che – quando sta bene – può ancora fare la differenza. La sua leadership, da sempre silenziosa e riservata, si sente con forza sul campo e contagia i compagni. L’eroe del Triplete sta vivendo i suoi ultimi mesi in nerazzurro con grande serenità, conscio di aver dato tutto (e anche di più) per la Beneamata. Prima, però, vuole portare a termine un’ultima missione: insegnare ai giovani compagni come si guida una difesa. Se l’impresa riuscirà, per questo prosieguo di stagione l’Inter può stare tranquilla.
Che Samuel sia ancora uno dei più forti difensori in circolazione lo testimoniano anche i numeri: 5 partite giocate in campionato, 4 vittorie e un pareggio e due soli gol subiti. Dati impressionanti se confrontati con le partite in cui era assente. “The Wall” serve ancora a quest’Inter, eccome.