Longo in cerca di riscatto: “Felice di essere tornato in Spagna. A Verona…”

Una nuova avventura per Samuele Longo, una nuova possibilità per riscattarsi e mostrare tutto il suo valore. Al termine dell’ultima sessione di mercato, infatti, l’attaccante di Valdobbiadene è ritornato in Spagna, dopo una parentesi deludente in quel di Verona. Destinazione Rayo Vallecano, squadra in lotta per la permanenza nella Liga.

Il giocatore di proprietà dell’Inter è stato immediatamente buttato nella mischia dal suo nuovo allenatore, Francisco Martin, per provare a risalire la china e cambiare le sorti del club madrileno. Scampoli di partita per lui, subentrato dalla panchina nei match contro Levante e Malaga e nella disfatta di Barcellona. Longo è stato impiegato, in totale, per 43 minuti, molti di più di quelli collezionati nella sua ultima esperienza alla corte di Mandorlini, escludendo la presenza con gol in Coppa Italia contro la Sampdoria.

Dopo essersi ambientato e aver disputato le prime partite con la maglia del Rayo, è finalmente arrivato per lui il momento della presentazione ufficiale ai giornalisti e ai suoi nuovi tifosi. Insieme agli altri due nuovi acquisti del club spagnolo (Borja Lopez e Razven Rat ndr), il ventiduenne attaccante ha parlato del suo passato, ma soprattutto della nuova sfida che lo aspetta. Concise, ma significative e piene di entusiasmo le sue dichiarazioni: “Ero a Verona, ma non ho avuto quasi mai la possibilità di giocare. Avevo l’opportunità di ritornare in Spagna e l’ho colta al volo, perché l’anno scorso mi sono trovato molto bene e avevo molta voglia di giocare qui. Sono davvero felice di essere arrivato”.

A pochi giorni dal suo approdo, Longo è stato inaspettatamente convocato per la gara contro il Levante:“Sinceramente non pensavo che sarei stato convocato. Non siamo messi bene in classifica e tutti noi abbiamo la responsabilità di fare del nostro meglio per recuperare. Mi sto trovando molto bene sia con la squadra, che con l’allenatore”.

Sulle spalle di Longo, ora, grava il compito di riprendere in mano il proprio futuro, reso incerto da un percorso di crescita ricco di ostacoli.

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