Il pareggio interno contro il Cagliari ha lasciato sicuramente grandi interrogativi in merito alla stagione nerazzurra, che pian piano si sta trasformando in un susseguirsi di rimpianti e occasioni sprecate: l’altalena di risultati dell’Inter non ha permesso quel minimo salto di qualità per poter occupare costantemente i piani alti della classifica. La squadra di Lopez non segnava in trasferta da ben 490 minuti (gol di Conti al 90′ contro il Verona all’11^giornata) e, nonostante l’atteggiamento molto prudente adottato per tutta la gara al Meazza, è riuscita nell’impresa di guadagnarsi un rigore che gli ha permesso di passare in vantaggio, chiudersi a riccio e condurre ancor di più la partita sui propri ritmi e binari.
Sono queste le gare più difficili da affrontare per le grandi squadre perché dietro a un’apparente semplicità si nascondono sempre numerosissime insidie. In questi casi solo l’estro dei migliori giocatori unito alle motivazioni e alla tattica dell’allenatore possono fare la differenza, potendo così incanalare sia la singola sfida che un’intera stagione verso altri orizzonti. Invece i troppi mezzi passi falsi interni della formazione di Mazzarri contro Sampdoria, Parma, Chievo, Catania e Cagliari hanno testimoniato come queste sfide possano trasformarsi in scogli insormontabili per questa Inter, vittima di una manovra troppo lenta e macchinosa, che non permette alla squadra di trovare alcun tipo di spazio tra le già strette maglie avversarie.
Probabilmente, oltre che a un modulo meno prevedibile, ci sarebbe bisogno anche di attori diversi, capaci già dai primi minuti di creare scompiglio e preoccupazione nella retroguardia avversaria, con l’obiettivo di sbloccare la gara il prima possibile per poi gestirla a proprio piacimento come ogni grande squadra dovrebbe fare.
Lettura sicuramente differente da quella di Mazzarri che ora, però, deve far fronte a un ritardo importante dalla zona Champions (-11 dal Napoli) e una serie di avversarie (Milan e Lazio in primis) pronte ad insidiare le prime sei posizioni di classifica che garantirebbero l’accesso alla prossima Europa League.