Chivu e l’Inter, una storia che parte nel luglio 2007, quando i nerazzurri, dopo una trattativa lunga ed estenuante, strapparono alla Roma uno dei migliori centrali difensivi d’Europa e che in questi giorni si sta avvicinando all’epilogo più triste per un calciatore. La sua ultima presenza in nerazzurro risale alla fine dello scorso campionato, al San Paolo contro il Napoli: sconfitta per 3-1 e prestazione sicuramente non indimenticabile.
Da allora una lunga agonia provocata dal fastidioso e perpetuo dolore al piede che ha minato lo spirito del giocatore mettendo addirittura a forte rischio la possibilità di tornare a camminare senza stampelle. L’ennesima operazione a cui si è sottoposto il difensore rumeno a inizio anno, infatti, non aveva come scopo principale quello di consentire al giocatore di tornare in campo ma era un tentativo disperato di provare ad eliminare una volta per tutte il dolore.
Per questo motivo, Chivu è stato costretto ad appendere gli scarpini al chiodo dopo una carriera gloriosa (ha vinto tutto quello che si poteva vincere, in Olanda e in Italia) ma costellata da troppi infortuni. Nei prossimi giorni il giocatore formalizzerà la risoluzione del contratto con l’Inter, mettendo fine a una splendida avventura che ha portato in dote trofei e gloria per entrambi.
Chivu, ad ogni modo, non resterà fuori dal mondo del calcio. Il presidente della Federcalcio rumena, Razvan Burleanu, sta spingendo infatti per avere il numero 26 nerazzurro tra le sue fila, anche per rilanciare l’immagine del calcio rumeno nel mondo. Per lui due sono le ipotesi paventate: membro del comitato esecutivo oppure consigliere diretto del presidente.