La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, ha realizzato un bell’approfondimento sulla vita di Jonathan, esterno nerazzurro rinato sotto la sapiente guida di Walter Mazzarri.
Prima di incontrare il tecnico livornese, il calciatore brasiliano aveva deciso di tornarsene in patria, stanco delle tante critiche ricevute, ma la madre riuscì a convincerlo a restare in Italia: “Mia madre, quando ero triste all’Inter, mi rincuorava dicendomi che questo era il mio sogno, che dovevo viverlo bene, il sogno di tanti ragazzini brasiliani. Devo ringraziarla”. E qualcosa è cambiato. Un qualcosa che Mazzarri ha agevolato: con ripetizioni, insistenza, dialoghi, insegnamenti. In pratica: se da un anno all’altro (quello passato e quello odierno) Johnny sa di giocatore, un motivo maestro ci sarà. E il maestro di movimenti e tattica, si sa, vede il gioco sugli esterni come il Sacro Graal: fonte di vita calcistica. Johnny lo sta interpretando con efficace insistenza, fa gol (3, più uno in Coppa Italia), fa l’ala, cerca la profondità «perché Mazzarri mi dice così, quando vedi la buca, vai!» disse una volta a Inter Channel. E lui ci va. Senza che nessuno riveda un Maicon, per carità, anche se «io e lui ci siamo allenati insieme, nel Cruzeiro, quando Maicon era in prima squadra e io in Primavera».
Johnny il fenomeno ama churrasco e grigliata, ovviamente la musica brasiliana ed a scuola era un fenomeno in matematica. Adora il cinema ed in particolare Vin Disel e, tra un hobby e l’altro, pensa a Prandelli e ad una possibile convocazione in Nazionale. Lo stesso Mazzarri ha affermato: “Per me se Jonathan andasse in nazionale sarebbe una vittoria. Per come aveva finito la stagione scorsa farlo rendere così è un orgoglio, considerando che era inviso anche al nostro pubblico alla fine della scorsa annata”. Fatti due conti (da fenomeno in matematica), Johnny è da voti altissimi.
Fonte: Gazzetta dello Sport