Attraverso il profilo ufficiale Twitter dell’Inter (@inter), Jonathan ha risposto alle domande inviategli dai tifosi. Ecco le risposte dell’esterno nerazzurro:
Ti senti un po’ divino?
“Non mi sento divino, mi sento una persona che crede in Dio e che chiede la sua protezione. Non ho mai detto di esserlo”.
Chi è il tuo migliore amico nell’Inter?
“Ne ho tanti, non solo uno! Direi Juan, Rolando, Wallace e Guarin”.
Qual è il tuo sogno più grande?
“In questo momento il mio sogno è portare l’Inter dove merita di stare, cioè in Champions”.
Sei migliorato tantissimo con Mazzarri. Qual è stato il segreto?
“Il lavoro, la sua fiducia e la continuità, che è importantissima per un giocatore”.
Cosa si prova a sentirsi chiamare “divino”?
“Sinceramente, nulla. Io credo in Dio e non sono divino”.
Italia o Brasile?
“Chi mi darà la prima opportunità”.
Ti saresti mai aspettato di vivere una stagione così esaltante, da protagonista?
“Non mi sento protagonista, mi aspettavo di poter vivere una buona stagione perché ho fatto bene in ritiro e Mazzarri mi ha dato fiducia”.
Qual è il tuo giocatore preferito?
“Zinedine Zidane”.
Essere chiamato in nerazzurro è un onore. Come ti sei sentito tu, sapendo dell’interessamento dell’Inter?
“Era un sogno che si stava realizzando. Ringrazio la mia famiglia perchè all’inizio, quando ho vissuto giorni difficili, mi hanno aiutato”.
Quanto ha contribuito l’apporto dei tifosi in questa tua rinascita?
“E’ stato importantissimo perché un giocatore quando entra in campo fa fatica senza il sostegno dei tifosi”.
Qual è stato il tuo momento più felice nell’Inter?
“Questo”.
Cosa pensi di Nagatomo?
“E’ un bel giocatore, con buone doti. Sa sempre cosa deve fare ed è sicuramente la persona giusta per vestire la maglia nerazzurra”.
Hai mai pensato di andare via dall’Inter prima dell’inizio della stagione? Hai ricevuto qualche offerta in estate?
“Sì, l’anno scorso mi mancava la fiducia. Avevo offerte da altri club, ma ho parlato con Mazzarri e con la fiducia sono andato oltre”.
Quali sono le differenze tra te e Maicon?
“Lui è più alto di me, siamo fisicamente diversi”.
Da riserva a titolare fisso, da capro espiatorio a idolo dei tifosi. Cosa ti aspetti dal futuro?
“Non mi sento un titolare fisso. Il mio futuro spero sia all’Inter e spero di vincere scudetto e Champions”.
C’è stato un momento in cui hai detto “Basta, mollo tutto!’? Se sì, cosa ti ha spinto ad andare avanti?
“Mia mamma e mia moglie sono state importanti. E poi la fiducia del mister”.
Quando aprirai un account Twitter?
“Non lo aprirò, perchè non mi prende”.
Hai segnato diversi gol in stagione. Qual è stato il più bello?
“Sicuramente quello contro la Fiorentina”.
Come hai fato a migliorare così tanto sia in fase difensiva che in fase offensiva? Tutto merito di Mazzarri?
“Di Mazzarri e del suo staff”.
Quali sono i giocatori più forti con cui hai giocato?
“Neymar e Ganso”.
Un consiglio ai più giovani?
“Lavorare tanto e non pensare mai di essere il migliore, altrimenti non si migliora mai. E sceglietevi bene gli amici!”.
Secondo te, qual è il miglior giocatore nel tuo ruolo?
“Al momento, Maicon”.
Ti piacerebbe andare ai Mondiali con l’Italia? Con chi avresti piacere di giocare?
“Sì, mi piacerebbe. Sarebbe bello giocare con Pirlo”.
Qual è stata secondo te la miglior partita dell’Inter in questa stagione?
“Ce ne sono tante. Abbiamo fatto bene con la Juventus in casa, a Firenze, a Catania…”.
Che emozioni hai provato dopo il gol segnato alla Roma?
“Un’emozione bella, era un momento difficile. Quel gol ha dimostrato che avevo le qualità per giocare nell’Inter”.
Qual era il tuo giocatore preferito da piccolo?
“Mi piaceva Romario”.
Se dovessero dare un rigore all’Inter, ti sentiresti di batterlo?
“No, dai. Se pensate che negli Stati Uniti l’ha tirato Carrizo prima di me…”.
Secondo te l’Inter può arrivare al terzo posto?
“Sì, ma purtroppo non dipende solo da noi”.
Qual è stato in assoluto il giocatore più difficile da marcare per te?
“Lazar Markovic, che ora gioca nel Benfica”.
Non hai mai mollato e sei diventato un punto fermo della squadra. Che traguardo ti poni adesso?
“Continuare a fare bene in tutte le partite che mancano”.
Qual è il tuo ricordo migliore legato al calcio?
“Quando ho vinto la Coppa Libertadores”.
Ti piacerebbe restare all’Inter a vita?
“Prima mi sentivo triste, ma ora sono felice e vorrei rimanere qui”.
La partita negativa dello Juventus Stadium può avervi dato la scossa?
“Sicuramente! Da quel momento abbiamo cambiato mentalità”.