Le sue qualità tecniche non sono mai state in discussione ma l’etichetta di bad boy, Mario Balotelli, non riesce proprio a scrollarsela di dosso. E più passano gli anni (ormai siamo alla soglia dei ventiquattro, ndr), più la scusa della giovane età diventa poco attendibile; a tal punto che persino i suoi tifosi, ovvero quelli che all’inizio della sua avventura in maglia rossonera l’avevano accolto con tanto di caroselli, iniziano a non sopportare più la sua indolenza.
Già anni fa Josè Mourinho, durante la sua permanenza ad Appiano Gentile, aveva messo in discussione la serietà del ragazzo, sottolineandone la scarsa “furbizia” con un paragone che fece discutere: “Mariga di neuroni ne ha milioni e allenandosi tutti i giorni con dei giocatori che sono grandissimi esempi può solo migliorare. Ma se qualcuno lavora con questo tipo di campioni e non impara, sarà sicuramente perché ha un solo neurone. E, chissà, questo neurone forse è un po’ infortunato”. Ovviamente il Vate di Setubal non fece nomi, ma il riferimento a Balotelli fu inequivocabile.
Chi pensava che l’aria pura di Milanello potesse far magicamente maturare SuperMario tutto d’un colpo, si è dovuto ricredere. E, arrivati a questo punto, persino il futuro dell’attaccante al Milan sembra in forte dubbio: “Capisco il malessere dei tifosi, loro hanno il palato fine – ha scritto Balotelli sul suo profilo Facebook –. La contestazione mi ha fatto male. Sono milanista dalla nascita, ma se per i tifosi sono un peso, posso andare anche via e me ne farò una ragione. Bisogna essere chiari e onesti”.
Ad attenderlo ci potrebbe essere una nuova avventura in Premier League dove, nonostante le sue numerose bizze ai tempi del Manchester City, sembra aver lasciato un buon ricordo.