Oltre a Edin Dzeko, che rappresenta l’obiettivo numero uno per sostituire Diego Milito a partire dalla prossima stagione, i dirigenti nerazzurri continuano a tenere monitorate anche le piste che portano ad Alvaro Morata e Fernando Torres.
Come è noto, Josè Mourinho non è molto soddisfatto del suo reparto offensivo tanto che, in vista del prossimo mercato estivo, avrebbe già chiesto ad Abramovič un attaccante da minimo 20 gol all’anno (Diego Costa e Falcao sono i due nomi in cima alla lista dello Special One) con Eto’o, Torres e Demba Ba che, anche alla luce del possibile ritorno alla base di Lukaku, potrebbero fare le valigie e lasciare Londra.
El Niño è da tempo nel mirino della società di Corso Vittorio Emanuele, ma è anche vero che ci sono parecchie perplessità legate sia all’ingaggio sia al rendimento altalenante del 30enne di Fuenlabrada che, oltre a percepire circa 9 milioni di euro netti fino al 2016, non va in doppia cifra dalla stagione 2010/2011, quando tra Liverpool e Chelsea (che lo acquistò a gennaio per quasi 60 milioni di euro, ndr) totalizzò 10 reti in campionato.
Tuttavia, l’ex bomber dei Reds e dell’Atletico Madrid, rispetto agli altri attaccanti sopracitati, avrebbe il vantaggio di arrivare in prestito oneroso con diritto di riscatto. Una condizione che potrebbe cambiare le carte in tavola, qualora l’Inter non dovesse riuscire a trovare un accordo con il bomber del Manchester City. A quel punto la speranza sarebbe di riuscire a convincere lo spagnolo a ridursi sensibilmente l’ingaggio; impresa non impossibile in caso di mancata convocazione per i Mondiali brasiliani, che potrebbe spingere Torres a mettersi di nuovo in gioco accettando un sacrificio sul piano economico.
This post was last modified on 30 Marzo 2014 - 13:41