In una lunga intervista concessa ai microfoni di Globo Esporte, Jonathan ha parlato di Nazionale e di Inter. Si parte dalla possibilità di vestire la maglia azzurra: “Giocare per l’Italia sarebbe strano, ma è una questione di opportunità. Credo sia difficile che io possa giocare la Coppa del Mondo con il Brasile. Ovviamente il mio desiderio di giocare nella Seleçao è grandissimo, ma sarebbe un onore indossare la maglia azzurra e disputare un Mondiale con una Nazionale importnate. Se dovesse succedere lavorerò per migliorare il mio italiano e per imparare l’inno”.
A chi gli fa notare che quest’anno ha segnato più gol di Maicon, l’esterno nerazzurro risponde così: “E’ bello aiutare la squadra, ma il mio compito principale è servire i nostri attaccanti. Quando sono arrivato in Italia, Maicon mi ha aiutato molto. Stavo attraversando un momento difficile, lui mi è stato vicino, mi ha dato tanti consigli e siamo diventati amici. Ci sentiamo ancora oggi. Ovviamente i paragoni con lui non mi hanno fatto bene all’inizio. Tutti dicevano che ero il nuovo Maicon, ma io non l’ho mai pensato. I media hanno creato questa aspettativa tra i tifosi, ma io e lui siamo diversi”.
“Con Mazzarri sto trovando la giusta continuità, cosa che non era successa con Gasperini e Ranieri – prosegue -. Mi allenavo spesso a parte perchè c’erano Zanetti, Nagatomo e anche Faraoni. Era una situazione difficile perchè nel Cruzeiro avevo fatto bene ed ero considerato uno dei migliori esterni dopo aver vinto la Libertadores. Ho fatto tanta fatica, ma il trasferimento al Parma ha rappresentato la svolta. Mi hanno accolto tutti benissimo, l’allenatore mi ha aiutato e sono riuscito a dimostrare le mie qualità, adattandomi al calcio italiano. Poi con Stramaccioni è stato strano, perchè non potevo sbagliare. Se facevo male, non mi schierava la partita dopo. E’ un tecnico preparato, conosce bene il calcio ed è intelligente. Ma gli mancano esperienza e polso. In ogni caso, sono sicuro che diventerà un grande allenatore in futuro”.
All’inizio di questa stagione, però, è cambiato tutto: “A metà dell’anno scorso sono stato vicino al ritorno in Brasile, ma la mia famiglia mi ha fatto cambiare idea. Mi hanno fatto sentire tanta fiducia e io ho continuato ad allenarmi con sempre più motivazioni. Pensavo che l’Inter mi avrebbe ceduto ancora in prestito, invece sono rimasto nella rosa. Onestamente è stata una sorpresa, ma parlando con Mazzarri ho scoperto che lui credeva in me e voleva restassi. Mi ha detto che ero un giocatore importante, che mi aveva già osservato quando allenava il Napoli e aveva addirittura pensato di acquistarmi. Mi ha dato fiducia ed è stata una persona fondamentale nella mia carriera. Adesso anche i tifosi mi trattano con affetto, tutto è cambiato radicalmente”.
This post was last modified on 2 Aprile 2014 - 14:41