Conclusasi l’andata dei quarti di finale di Champions League, è giunto il tempo dei primi bilanci. Tra gol d’autore ed esibizioni entusiasmanti, lo spettacolo offerto dalle otto squadre ancora impegnate nella massima competizione europea non ha tradito le aspettative. Una ghiotta occasione per tenere d’occhio le prestazioni di quei giocatori finiti sotto la lente d’ingrandimento dei dirigenti interisti, in vista della prossima sessione di calciomercato.
Chi veste già virtualmente la maglia della Beneamata è Nemanja Vidic, dal quale sono arrivate conferme convincenti che esaltano la scelta di farne il leader della difesa nerazzurra per i prossimi 2/3 anni. Il serbo, infatti, si erge a protagonista assoluto della sfida che vede contrapposto il suo Manchester ai campioni in carica del Bayern Monaco, capitanando la riscossa dei Red Devils e segnando con uno splendido colpo di testa il gol del momentaneo vantaggio.
Osservati speciali di Psg-Chelsea erano, invece, Obi Mikel e Fernando Torres, ai margini della squadra allenata da José Mourinho e oggetti del desiderio di Ausilio & co per dare maggiore peso al centrocampo e conferire più concretezza all’attacco interista. Il primo, però, si è dovuto accontentare di assistere dalla panchina al delicato match del Parco dei Principi, essendo la zona mediana presidiata da David Luiz (autore di uno sfortunato ed incolpevole autogol) e Ramires (avanzato dopo l’ingresso in campo di Lampard); il secondo, invece, è entrato nella ripresa al posto di Shurrle, autore di una prestazione anonima. Fuori un attaccante atipico e dentro un bomber di razza (almeno ai tempi di Atletico Madrid e Liverpool): il cambio dello Special One, però, non ha sortito gli effetti desiderati e lo spagnolo non ha inciso sull’andamento della gara, per nulla aiutato in tal senso dall’atteggiamento attendista dei Blues nel corso del secondo tempo.
Serata di grazia per Lavezzi e Lucas, vecchi pupilli del club di Corso Vittorio Emanuele. L’argentino ha preso in mano la squadra parigina, firmando il primo gol della serata e propiziando il raddoppio, mentre il brasiliano è entrato con personalità, dopo aver preso il posto di Ibrahimovic (problemi muscolari per lui ndr) nello scacchiere predisposto da Laurent Blanc.
Incontenibile ed insaziabile, infine, l’Atletico del Cholo Simeone, sogno proibito dei tifosi nerazzurri per il ruolo di guida tecnica della prossima stagione. La squadra madrilena, prima nella Liga spagnola, è stata capace di imbrigliare tatticamente i rivali del Barcellona, nonostante il sopravvenuto infortunio del goleador Diego Costa, uscito anzitempo per fastidi muscolari. Un ritorno da giocare tra le mura amiche ed una qualificazione che non sembra più un’utopia.
This post was last modified on 3 Aprile 2014 - 19:26