Inter e Bologna alla disperata ricerca di punti: i nerazzurri per riprendere la marcia verso il raggiungimento dell’obiettivo europeo, i felsinei per continuare a sperare nella permanenza in Serie A.
I rossoblu puntano al terzo successo consecutivo in quel di San Siro, dopo aver inferto, con un gol di Gilardino, un colpo mortale all’Inter di Stramaccioni e aver umiliato la squadra di Claudio Ranieri, nella stagione 2011/2012, grazie alla doppietta di Di Vaio e al sigillo finale dell’ex Acquafresca. La striscia positiva del club emiliano è stata interrotta solo dalla sconfitta di misura subita nella passata edizione della Coppa Italia, quando Ranocchia regalò ai suoi compagni il sofferto passaggio del turno.
Le due compagini si affronteranno, molto probabilmente, con il medesimo atteggiamento tattico: 3-5-2 per Mazzarri e 3-5-1-1 per Ballardini. Pochi dubbi per l’allenatore ravennate, che dovrebbe aver già scelto gli undici interpreti che affronteranno la delicata trasferta.
Sarà il trio difensivo composto da Antonsson, Natali e Cherubin a costituire l’ultimo ostacolo frapposto tra gli attaccanti nerazzurri e la porta protetta da Curci. Con 48 reti al passivo, non di certo un fortino inespugnabile per Palacio e compagni.
Al centro del campo ci sarà Rene Krhin, al quale sarà affidato il compito di impostare la manovra bolognese e garantire l’equilibrio tra i reparti. Pazienza (in ballottaggio con Friberg) e Christodoulopoulos affiancheranno lo sloveno, mentre le corsie laterali saranno presidiate da Garics e Morleo.
A guidare il reparto avanzato dovrebbe esserci uno tra Rolando Bianchi (autore di tre gol stagionali, ndr) e Cristaldo , mentre toccherà a Panagiotis Kone fare da collante tra centrocampo e attacco, con il compito di innescare i movimenti dell’unica punta e dare maggiore imprevedibilità alla manovra degli emiliani. La sterilità del reparto offensivo è testimoniata dalle 24 reti complessive, che fanno della squadra rossoblu il secondo attacco meno prolifico del torneo (peggio solo il Catania a quota 23 ndr).
Per il Bologna un solo punto di vantaggio dalla zona retrocessione, cui rimanere aggrappati con le unghia e con i denti per non ricadere nel baratro della serie cadetta.