Il weekend calcistico appena conclusosi ha lasciato l’amaro in bocca al gruppo guidato da Walter Mazzarri. Il 2-2 di San Siro contro il Bologna ha accresciuto ancor di più i malumori in casa Inter, con la corsa alla prossima Europa League che, a sei giornate dalla fine del campionato, diventa sempre più complicata.
Fine settimana povero di gioie anche per i diversi nerazzurri in prestito o in comproprietà in giro per l’Italia e per l’Europa. Gli unici ad ottenere i tre punti con le attuali squadre, infatti, sono stati Joel Obi ed Ezequiel Schelotto con il Parma, e Samuele Longo nella Liga spagnola con il Rayo Vallecano (3-0 contro il Celta Vigo, ndr).
Dei tre, però, l’unico a scendere in campo è stato l’esterno italo-argentino, che ha fornito un’altra generosa prova contro il Napoli di Rafa Benitez (1-0 il risultato finale, ndr). Il Galgo è riuscito a mettere in difficoltà la retroguardia partenopea con le sue consuete sgroppate mostrando, tuttavia, i propri limiti tecnici quando è arrivato il momento di rifinire l’azione con l’ultimo passaggio.
Di Carlo, alla guida del suo Livorno, ha continuato a dare piena fiducia alla folta colonia di giovani “interisti”, che nelle ultime due sessioni di mercato sono approdati in Toscana. Il tecnico di Cassino, infatti, nonostante la proibitiva sfida contro la capolista Juventus, ha lanciato dal primo minuto i vari Bardi, Duncan e Benassi, facendo subentrare dalla panchina, al 63’, anche Belfodil.
Giornata non proprio positiva per il portiere dell’Under 21 che non ha potuto niente sul primo gol siglato da Llorente (bolide di sinistro da distanza ravvicinata), ma che ha evidenti responsabilità sul raddoppio siglato di testa dallo stesso centravanti spagnolo. Valutabili in modo differente le prestazioni dei due interni di centrocampo: timido e impreciso Benassi, intraprendente e pericoloso Duncan. Il mediano ghanese è persino andato vicinissimo alla gioia del gol con un sinistro diretto all’incrocio dei pali, sventato in angolo da un super intervento di Buffon. Pochi gli spunti offerti da Belfodil, sceso in campo a mezz’ora dal termine del match e ancora alla ricerca della prima rete stagionale. Assente, a causa dell’infortunio subito proprio contro l’Inter, Ibrahima Mbaye, che dovrebbe tornare a disposizione per le ultime partite di campionato.
Continua a non trovare spazio, invece, Diego Laxalt, dapprima elemento chiave nello scacchiere tattico del Bologna di mister Pioli, poi vero e proprio oggetto misterioso dopo l’arrivo di Ballardini sulla panchina emiliana. L’attuale tecnico dei rossoblu, infatti, lo ha impiegato solo in due circostanze – mai da titolare – relegandolo addirittura in tribuna nell’ultima partita contro Cambiasso e compagni.
Troppo pochi i quindici minuti concessi nel finale di partita da Colantuono per poter giudicare la prestazione di Marko Livaja in Atalanta-Sassuolo (0-2, ndr). Con questa, sono diciotto le presenze collezionate dal talento croato nel corso di questo campionato.
Minutaggio più corposo per Cristiano Biraghi, entrato al 42’ del primo tempo di Catania-Torino al posto Peruzzi. Partita difficile quella dell’ex terzino sinistro del Cittadella, soprattutto in fase difensiva dove si è trovato di fronte l’imprevedibile Cerci.
Lasciando i confini nazionali, troviamo l’italo-brasiliano Daniel Bessa in campo per 65 minuti con il suo Sparta Rotterdam, sconfitto in casa dal Sittard per 3-2. Novanta minuti, invece, disputati dal portiere Vid Belec in Olhanense-Braga, gara valida per la massima divisione portoghese e conclusasi con due gol incassati dall’estremo difensore sloveno (0-2 il finale, ndr).
Solo panchina, infine, per Patrick Olsen nello 0-0 tra Viking e Stromsgodset (campionato norvegese).