Dopo il pari nel derby arriva ancora un pareggio 1-1 per la Primavera interista a Gavirate contro i pari età del Varese. Un risultato raggiunto nei minuti finali in nove uomini contro undici dimostrando grande tenacia e temperamento. Cerrone cambia modulo per l’occasione optando per il 4-2-3-1. In porta torna Maniero mentre in difesa da destra a sinistra agiscono Longo, Sciacca, Yao ed Eguelfi. A centrocampo torna il capitano Tassi con al suo fianco Dabo, sulla trequarti invece c’è Acampora con a destra Camara e a sinistra Polo pronti a supportare l’unica punta Puscas.
La partita si dimostra fin dai primi minuti molto equilibrata con l’Inter che prova a macinare gioco mentre il Varese aspetta chiudendo tutti gli spazi. Le occasioni latitano e la prima situazione degna di nota è al 26′ la sostituzione di Puscas, infortunato, con Bonazzoli. Passa un minuto e l’Inter sfiora il vantaggio con un siluro di Tassi su punizione dai trenta metri che costringe il portiere del Varese Bordin alla deviazione affannosa in corner. Proprio sul finale di primo tempo il match cambia volto: fallo di Longo su Cornacchia che per l’arbitro Oliveri di Palermo è meritevole del calcio di rigore e del cartellino rosso per intervento da ultimo uomo.
Sul dischetto si presenta il portiere Bordin che batte Maniero portando in vantaggio il Varese. Nonostante l’uomo in meno i ragazzi di Cerrone continuano a gestire i ritmi dell’incontro anche nella ripresa e al 64′ arriva una clamorosa occasione per rimettere in parità il risultato: fallo di mani in area biancorossa e rigore per l’Inter. Si incarica della battuta Camara che però si fa ipnotizzare dal portiere Bordin, vero e proprio protagonista di giornata. I nerazzurri spingono a più non possono ma senza riuscire a costruire occasioni da rete fino all’85’ quando restano addirittura in nove per il rosso a Dabo per doppio giallo. Quando sembra tutto finito, a pochi secondi dal termine dei cinque minuti di recupero ordinati da Oliveri, il difensore del Varese Simionato buca un facile intervento spianando la strada a Camara che si invola verso Bordin e stavolta lo batte di giustezza con un preciso diagonale consentendo all’Inter di conquistare un punto insperato che non fa classifica (le prime due posizioni sono oramai lontane ndr) ma fa certamente morale per la truppa di Cerrone.