Se Icardi vestisse ancora la maglia blucerchiata, domenica “Marassi” avrebbe esultato alla doppietta del suo bomber con scroscianti applausi. Invece Maurito ha sì segnato, ma nella porta “sbagliata”, facendo infuriare il popolo doriano. Erano fischi sentiti quelli indirizzati al numero 9 nerazzurro: del resto i suoi ex tifosi sanno bene che l’argentino è un talento assoluto, uno che potrebbe diventare un attaccante tra i più bravi in futuro.
I numeri del suo rendimento fino a oggi parlano chiaro: 8 gol segnati con 8 partite cominciate da titolare (su 18 presenze e 1032 minuti totali). Una macchina da gol, specie se si tiene conto della sua partenza sfortunata, con la pubalgia a tenerlo a lungo lontano dai campi e dalla migliore condizione. Mazzarri, da quando ha potuto schierarlo stabilmente titolare, non ha avuto tentennamenti nel passare al 3-5-2, con Palacio a fare da spalla al Niño del partido, che ha sempre ripagato la fiducia del mister, dimostrando una continuità impressionante per un giocatore della sua età.
Per questo viene quasi da pensare che se l’Inter avesse avuto fin dall’inizio un Icardi a pieno regime probabilmente oggi starebbe lottando per altri obiettivi. Ma, si sa, non si vive di rimpianti. Così, ora che hanno constatato sul campo le potenzialità dell’argentino, i dirigenti dell’Inter faranno bene a ritagliargli un ruolo importante per la prossima stagione. In questi giorni si parla anche di un possibile adeguamento del contratto, ma le giuste rassicurazioni per i tifosi dovranno arrivare dal mercato.
Con un Icardi così, conviene davvero investire gran parte del tesoretto a disposizione per il mercato estivo su un centravanti (anzichè su un centrocampista)? Thohir ha già risposto a questa domanda, lasciando intuire che l’arrivo di un rinforzo di livello in attacco sarà indispensabile, soprattutto se l’Inter dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. L’importante, però, sarà non togliere troppo spazio a Mauro Icardi, che ha tutte le carte in regola per diventare il top player dell’attacco nerazzurro.
L’investitura per il 21enne di Rosario è arrivata anche da un ex campione come Hernan Crespo: “Se Icardi sta bene, può fare 20 gol – ha assicurato ‘Valdanito’ a chi gli chiedeva quale potesse essere il nome giusto per l’attacco nerazzurro del futuro –. Oggi sta giocando con dei dolori legati alla pubalgia e ha attraversato parecchie vicissitudini personali. Se non avrà problemi fisici e sarà tranquillo, sarà lui il bomber del futuro per l’Inter”.
Più nello specifico è entrato Nicola Berti, che, parlando proprio del prossimo mercato, ha detto chiaramente che con Icardi non servirà prendere un giocatore esperto come Dzeko: “Icardi ha fatto 8 gol in 18 presenze, entrando spesso dalla panchina. Ha una media-gol altissima e si muove come i grandissimi campioni. Io ho sempre parlato di Dzeko, ma se Icardi dovesse continuare così, non ce ne sarebbe bisogno. Mi ricorda Batistuta, soprattutto per grinta e carattere”.
Parole importanti da parte di due vecchie glorie nerazzurre. Del resto Icardi ha stupito tutti quest’anno, mostrando una freddezza straordinaria per essere alla sua prima esperienza in una squadra di blasone. Per la prossima stagione, quindi, dovrebbe essere chiaro a tutti su chi puntare. In attacco l’Inter ha già il suo top player: si chiama Mauro Icardi.
This post was last modified on 19 Aprile 2014 - 05:00