In un’intervista al sito brasiliano UOL Esporte, torna a parlare Leonardo. L’ex allenatore di Milan e Inter, attualmente svincolato – dopo la squalifica che lo ha portato a lasciare il suo ruolo dirigenziale al PSG -, ha commentato diversi temi che riguardano anche il mondo nerazzurro.
Uno dei suoi migliori colpi di mercato sotto la Tour Eiffel fu Lucas, soffiato all’Inter a suon di petroldollari. Il gioiellino brasiliano è stato aspramente criticato in Francia dopo l’eliminazione dalla Champions, con un famoso opinionista che è arrivato a dire addirittura che il classe ’92 non saprebbe giocare a calcio. Lapidaria la risposta di Leonardo: “È difficile dare credito a una persona che dice che Lucas non sa giocare a calcio. Lui, così come Marquinhos e Pastore, è il futuro, ed è in un ottimo club che si sta strutturando al meglio per essere campioni d’Europa”. E in quanto al prezzo sborsato (43 milioni di euro, ndr) per portarlo a calcare il prato del “Parco dei Principi”, ritenuto eccessivo per un giocatore che fatica a esprimersi con continuità, l’ex dirigente parigino risponde: “Il prezzo non era eccessivo perché era stato fatto dal mercato. C’erano club, ad esempio il Manchester United, che erano arrivati ad offrire cifre simili, noi l’abbiamo solo aumentata di un pochino”.
Il suo sogno è quello di tornare ad allenare, preferibilmente in Europa, dal momento che è ormai di casa nel vecchio continente. Alle spalle ha esperienze su entrambe le sponde del Naviglio. Incalzato, Leonardo racconta: “Capisco perfettamente le critiche della curva del Milan, penso siano normali, ma è stata una mia scelta di vita, di voler provare un po’ di tutto. Mi svincolai dai rossoneri per problemi personali, e quando ero completamente libero mi contattò Moratti, ex presidente dell’Inter, con il quale ho sempre avuto un buon rapporto. Accettai la sfida e passai ai nerazzurri, che per me fu un’esperienza straordinaria. Malgrado le critiche il mio rispetto per il Milan non cambia, così come nemmeno l’affetto per l’Inter. Me ne sono andato solo perché quella del PSG è un’occasione che ti capita una volta nella vita“.
Simone Calice