Poco alla volta, l’Inter di Walter Mazzarri sta assumendo sempre più dei tratti ben definiti. L’allenatore toscano, in questa prima stagione alla guida tecnica dei nerazzurri, ha lavorato sodo per dare un’identità importante ad una squadra che, solo un anno fa, aveva chiuso il suo disastroso campionato in nona posizione. Non che questa stagione possa essere annoverata tra le migliori di sempre ma, rispetto a qualche tempo fa, si sono registrati dei grossi passi in avanti.
Anche dalle parti di corso Vittorio Emanuele, l’operato di Mazzarri è stato apprezzato soprattutto per la dedizione e l’impegno offerti, peculiarità che hanno sempre contraddistinto il tecnico di San Vincenzo. Se nei primi mesi a Milano si è cercato di rivalutare la rosa a disposizione, con il mercato di gennaio il direttore sportivo Piero Ausilio ha fatto in modo di rafforzare la squadra con investimenti importanti: su tutti, l’operazione che ha portato Hernanes ad Appiano Gentile.
Sbarcato a Milano per una cifra pari a circa 18 milioni di euro, il Profeta si è impossessato ben presto delle chiavi del centrocampo nerazzurro. Dopo il buon esordio del 9 febbraio a San Siro contro il Sassuolo, il centrocampista brasiliano ha mostrato tanta qualità ma poca continuità nelle sue prestazioni. Il primo ed unico gol con la maglia nerazzurra è arrivato solo il 31 marzo nella trasferta di Livorno, quando con un potente destro bucò la porta difesa da Francesco Bardi.
Un po’ la condizione fisica non ottimale vista la stagione travagliata, un po’ la necessità di ambientarsi in una realtà e in un modulo diverso da quelli adottati fin qui in carriera, fatto sta che da Hernanes l’ambiente nerazzurro si aspetti molto di più. La squadra (su tutti Kovacic e gli altri centrocampisti) ha tratto comunque grandi vantaggi dal suo arrivo, ma la sensazione è che le cose possano solo migliorare nella prossima stagione, soprattutto dopo aver avuto la possibilità di svolgere la preparazione estiva con i nuovi compagni. Insomma, per legittimare l’oneroso esborso elargito da Thohir a gennaio, c’è ancora tempo.