Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni de La Nacion, Javier Zanetti ha ufficializzato il suo imminente ritiro dal calcio giocato. Ecco le parole del capitano nerazzurro:
Perché hai deciso di ritirarti adesso ?
“Perché sentivo che era il momento giusto. Perchè il calcio mi ha dato tantissimo e io ho sfruttato ogni singolo istante della mia carriera. Perché dopo l’infortunio al tendine d’Achille ho voluto dimostrare che sarei potuto tornare in campo ed essere di nuovo competitivo. E l’ho fatto. Sono soddisfatto e mi sento completamente realizzato. Ritirarsi alla soglia dei 41 anni è una sensazione impagabile. Per me ha un significato immenso e questa era il momento giusto. E non è facile capire quando è il momento”.
Hai paura di quello che succederà dopo?
“No, non ho paura. Sono sicuro che mi mancheranno tante cose, i dettagli della routine, il tempo nello spogliatoio e soprattutto la concorrenza. Ma immagino che la paura dovrebbe comparire quando non si sa come occupare il nuovo tempo libero. Per fortuna, però, ho già trovato una soluzione a questo. Ovviamente non sarà lo stesso, ma io sono pronto e sarò ancora legato al calcio. Questo mi terrà in vita”.
Sarai un uomo di scrivania, tutto camicia e cravatta?
“Spero non sia necessario. Sognavo di finire la mia carriera all’Inter, la mia casa, sono orgoglioso di esserci riuscito. Ho fatto una scelta di vita, restare in Italia e ora cerco di rendermi utile anche fuori dal campo, nel ruolo di dirigente. Per me si apre un nuovo mondo e sono molto entusiasta di iniziare ad esplorarlo. Sento di avere mille cose da fare”.
Quando credi che ti lascerai andare all’emozione?
“Sabato sarà l’ultima volta a San Siro e anche se la curva sarà chiusa ci saranno molti altri tifosi che prepareranno qualcosa. E quando uscirò dal campo del Chievo a Verona, nell’ultima giornata, sicuramente mi passerà davanti agli occhi tutta la mia carriera, come se fosse un film. Mia madre , mio padre, mia moglie, i miei tre figli, gli amici che mi hanno sostenuto per tutto questo tempo. Sarà difficile non lasciarsi andare”.
This post was last modified on 7 Maggio 2014 - 11:59