L‘Inter si gioca la stagione in una partita, alla penultima giornata. In pochissimi avrebbero pronosticato una situazione simile prima dell’inizio campionato, nella torbida estate dopo il nono posto in classifica. Invece oggi lo si può dire con certezza: la gara di sabato sera contro la Lazio sarà fondamentale per il traguardo europeo ambito dai nerazzurri e dal presidente Thohir. La stagione interista per il secondo anno consecutivo sarà con “zero tituli”, ma oggi, per dare una idea del forte ridimensionamento della squadra in Italia, già l’approdo in Europa League è un obiettivo importante, anzi quasi irrinunciabile.
Come da tradizione interista, la squadra ha voluto far soffrire i propri tifosi fino all’ultimo minuto. Così se dalle sfide a Napoli e Milan, dopo la rassicurante vittoria di Parma (0-2), sarebbe bastato ottenere 3 punti per essere quasi certi di mantenere il quinto posto (con le inseguitrici a -4 a due giornate dalla fine), lo 0-0 contro i partenopei e il deludente 1-0 contro i rossoneri hanno condannato l’Inter a ottenere il massimo dalle prossime partite. Una brutta situazione in cui Mazzarri si è cacciato anche per errori propri: soprattutto non avere battuto i cugini nel derby senza tiri in porta è stata una mazzata, che potrebbe avere pesanti strascichi, anche piscologici, sulla squadra e togliere tranquillità nell’affrontare Lazio e Chievo.
Contro la Lazio, Mazzarri dovrà far fronte anche a problemi tattici, legati a una grave assenza. A centrocampo mancherà infatti Cambiasso, riferimento inamovibile della mediana interista. Senza l’argentino, il tecnico toscano sarà costretto a trovare una soluzione rapida. La più logica sarebbe sostituire il Cuchu con la sua riserva: Kuzmanovic. Il serbo non gioca con continuità da diverse gare, ma è entrato nel finale di Inter-Napoli e Mazzarri sa di poter contare su di lui.
In alternativa, potrebbe ridisegnare il centrocampo, spostando Hernanes davanti alla difesa e inserendo Guarin come mezz’ala. In quel caso manterrebbe il consueto 3-5-2, sebbene più offensivo, con Kovacic a completare il terzetto. Soluzione che, però, appare molto difficile, visto che WM è abituato a schierare almeno un interditore in mediana per non sbilanciare troppo la squadra.
La sorpresa potrebbe arrivare invece se il tecnico toscano decidesse di rilanciare dal primo minuto capitan Zanetti, anche per omaggiarlo nella sua ultima partita a San Siro. Forse contro la Lazio servirebbe la grinta del capitano per guidare i suoi compagni verso una vittoria importantissima. Lo stesso discorso si poteva fare per il derby, però, e sappiamo com’è andata…