In un’intervista concessa ai microfoni di TyC Sports, Javier Zanetti ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera, a cominciare dai 21 gol messi a segno in nerazzurro: “Pochi, ma belli e importanti – afferma sorridendo il capitano –. Sul gradino più basso del podio metto il gol alla Roma, il più bello segnato in campionato. Fu una rete fondamentale perchè ci permise di pareggiare a due minuti dalla fine, mantenendo invariato il distacco dai giallorossi. Ho stoppato la palla tra Totti e Perrotta, poi ho calciato con il destro battendo Doni.
Subito dopo c’è la rete realizzata in finale di Coppa Uefa contro la Lazio, un gol bellissimo, sempre di destro da fuori area. Il primo, però, è quello che ho fatto con la maglia della Seleccion contro l’Inghilterra, nel Mondiale 1998, per l’importanza della partita e perchè ci ha permesso di approdare ai quarti.
Fu una giocata preparata, anche se di solito era sull’asse Veron-Ortega. Nei tre anni precedenti non ci era mai riuscita. Quella volta, invece, toccò a me e riuscii a segnare di sinistro. E pensare che la Brujita scelse di passarla a me anzichè a Batistuta (ride, ndr)“.
Sulla giocata più bella della sua carriera, invece, nessun dubbio: “Quella contro il Bayer Leverkusen.
Ho saltato diversi avversari, anche con un tunnel, portando palla dalla nostra difesa. Poi ho fatto un bel cambio di gioco. Quella più brutta? L’autogol contro il Parma.
Sono andato in scivolata convinto di anticipare l’avversario, invece ho tirato verso la nostra porta. Per fortuna fu annullato per fuorigioco”.