Manchester City e Psg vittime illustri del fair play finanziario. L’Inter…

Le regole del fair play finanziario iniziano a mietere le prime vittime illustri. Tra le squadre punite dall’Uefa non potevano non esserci i campioni d’Inghilterra del Manchester City e quelli di Francia del Psg. Altre sanzioni di minore entità sono state irrogate nei confronti di Galatasaray, Zenit, Trabzonspor, Anzhi, Bursaspor e Levski Sofia.

Le folli spese e le cifre da capogiro investite sul mercato dagli sceicchi Mansour e Nasser Al-Khelaifi non sono, dunque, rimaste senza conseguenze, contraddicendo in pieno ai valori e agli obiettivi prefissati da Platini e dal Comitato Esecutivo della federazione calcistica europea. Una strategia diretta ad una riduzione drastica del debito accumulato negli anni dalla maggior parte delle società sportive fino ad arrivare ad un ipotetico pareggio di bilancio; un piano pluriennale basato sul desiderio di riportare il calcio alle sue origini e non consentire che i risultati sportivi siano legati soltanto a “questioni di portafoglio”.

Il club di Parigi e quello di Manchester, dopo settimane di trattative con l’Uefa, saranno costretti ad adempiere alle direttive loro impartite e a sottostare ad alcuni limiti stringenti per evitare che le suddette misure punitive diventino, in futuro, ancor più aspre. Ad una multa pari a 60 milioni di euro, sono state aggiunte altre restrizioni, che perdureranno fino alla stagione 2015/2016. Gli ingaggi non potranno essere aumentati e, soltanto nel caso in cui venisse rispettato il requisito del pareggio di bilancio, le due società potrebbero divincolarsi da tale obbligo dal 2016. E’ stato imposto, inoltre, un tetto massimo da rispettare in sede di mercato: Manchester e Psg avranno la possibilità di spendere non più di 60 milioni di euro, tenendo conto di entrate e uscite. Dovrà, infine, essere ridotta a 21 elementi la rosa a disposizione per le competizioni europee.

Le squadre italiane non sono rientrate, momentaneamente, nel novero delle vittime del tanto discusso Fair Play Finanziario. Nessuna sanzione nemmeno per l’Inter: la multa tanto temuta non è arrivata, ma la società nerazzurra continuerà a rimanere sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa.

 

 

 

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