Si chiude con una sconfitta per 2-1 in casa del Chievo la stagione dell’Inter. A punire i nerazzurri, ormai certi della qualificazione in Europa League e schierati in campo con una formazione inedita, è la doppietta dell’ex Obinna che buca due volte un incerto Carrizo. A fine partita, Walter Mazzarri commenta così l’apparizione dei suoi ai microfoni di Sky: “L’allenatore deve fare sempre il massimo per la società per cui lavora. Lasciamo stare questi discorsi. Oggi era una partita in cui eravamo consapevoli di aver già raggiunto il nostro obiettivo e ho deciso di dare spazio a chi aveva sofferto in panchina”.
Come valuta la rosa, anche in virtù della prossima stagione in cui ci sarà una competizione in più da disputare?
“Ne parlerò con la società, è inutile parlarne ora. E’ chiaro che un allenatore cerca di valutare la propria squadra anche in partite che contano poco, nelle quali si vedono, però, personalità e determinazione. Certo dopo la festa della scorsa settimana, oggi in campo c’era poco da dire”.
Ha detto qualcosa ai giocatori che stanno per lasciare l’Inter, in particolare a Cambiasso?
“A me piace parlare con i fatti. Cambiasso è stato titolarissimo e ha fatto un grande campionato. Il resto sono chiacchiere. Sono state fatte scelte societarie di un certo tipo che vanno capite, ma a Esteban non devo dire altro”.
I tifosi devono preoccuparsi riguardo una sua non permanenza all’Inter?
“Durante una stagione l’allenatore non deve dire mai niente e lavorare al massimo. A fine anno ci sono i numeri a testimoniare e si può parlare con più serenità di queste scelte”.
Adesso però la stagione è finita. Le è stato proposto un rinnovo e ha chiesto del tempo per pensarci. Sta cercando di capire i piani della società?
“Non sono mai stato un allenatore in cerca di contratti. Quando si deve ripartire, lo si deve fare con entusiasmo ed essere chiari in tutto. E’ stato un anno particolare, con cose difficili da gestire. Il contratto è il mio ultimo pensiero. Faremo diversi incontri, molto tranquillamente, per poi ripartire con grande entusiasmo”.
Cosa servirebbe all’Inter per avere, il prossimo anno, una stagione meno travagliata?
“E’ stato un anno di transizione, la fine di un ciclo. I giocatori che partono sono uomini eccezionali e le loro scadenze, insieme ai tanti giovani da gestire, sono fattori che hanno portato a ciò che è stato fatto quest’anno. Ad agosto mi veniva chiesto di rientrare almeno in Europa e credo che questa sia stata un’annata positiva, considerando anche da dove siamo partiti. Ma la gente si scorda facilmente di tutto”.
Ci potrebbe essere una motivazione che la spingerebbe a non rimanere a Milano?
“Un contratto ce l’ho già. A Napoli ero in scadenza ed abbiamo fatto cose straordinarie. Non cambierebbe niente se non dovessi rinnovare, darò il massimo in ogni caso”.
Antonio Simone