Dopo aver festeggiato il suo 44esimo compleanno insieme alla famiglia, Erick Thohir è pronto a concentrarsi nuovamente sull’Inter. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, a partire da lunedì il presidente nerazzurro inizierà un tour nel sudest asiatico per convincere nuovi fondi a sposare il progetto Inter e dare liquidità alla società. Con lui ci saranno il responsabile finanziario Michael Williamson e quello commerciale Giorgio Ricci. Solo in un secondo momento potrebbe raggiungerli il direttore generale Marco Fassone, rimasto a Milano per seguire la preparazione della documentazione di Inter Media&Communication, la neo società controllata dall’Inter che riceverà il finanziamento e dovrà seguire il closing della prima, consistente porzione di rifinanziamento. Il giorno X dovebbe essere il 5 giugno, anche se si potrebbe slittare di ventiquattro ore.
Quel giorno arriveranno i circa 210 milioni garantiti dal pool coordinato da Goldman Sachs. Soldi che però nel giro di poche ore verranno girati alle banche per coprire i debiti e liberare le garanzie di Massimo Moratti (80 milioni). Quel poco che resterà se ne andrà per spese gestionali e per pagare arretrati. Un passaggio fondamentale, con cui Thohir – assieme al socio Handy Soetedjo – diventerà l’effettivo azionista di maggioranza del club (70%) e potrà dare ulteriore impulso ai piani per lo sviluppo del marchio, l’aumento dei ricavi, ma anche la gestione sportiva.
In attesa che dalla prossima stagione si faccia sentire l’effetto dei tagli dei costi (primo tra tutti quello degli ingaggi, essendo scaduti i maxi contratti dei quattro senatori argentini), il bilancio nerazzurro al prossimo 30 giugno si chiuderà con un -80 milioni. Dai prossimi mesi, però, le cose sono destinate a migliorare per i motivi di cui sopra e per lo sviluppo del commerciale che dovrà portare a un aumento dei ricavi. Sarà questa la seconda grande scommessa di Thohir. Perché questa forma di prestito garantito da un’attività imprenditoriale diffusa nel sistema Usa prevede che se il debitore non riesce a onorare i debiti, i creditori tra cinque anni (questa la durata del piano) possono rivalersi direttamente sulla società, entrandone in possesso. Sarà quindi l’Inter a garantire l’Inter, dovendo trasformarsi in fretta in un’azienda capace di realizzare ricavi.
Molto ovviamente passerà anche dai risultati della squadra. Ed è per questo che tra Londra e l’Asia Thohir sta andando a caccia di quel tesoretto di 30/40 milioni con cui dare impulso anche a un mercato che al momento costringe l’Inter ad acquistare un giocatore solo tramite cessioni, scambi o prestiti. Quando invece dovessero entrare altri milioni, il d.t. Ausilio potrà affondare qualche colpo tra le tante tracce che sta già seguendo da mesi. Per arrivare a questo tesoretto però servirà come minimo un mese. L’unica alternativa per dare una svolta immediata alla campagna di rafforzamento sarebbe un’iniezione di liquidità che arrivi direttamente dalle tasche dello stesso Thohir…
Fonte: Gazzetta dello Sport