Un nome nuovo, o meglio vecchio, per il mercato nerazzurro. Si tratta di Jonathan Biabiany, esterno francese in comproprietà tra Parma e Sampdoria. Un richiamo delle origini, il più classico dei ritorni di fiamma, un viaggio nel passato. Il giocatore, infatti, è cresciuto nelle giovanili dell’Inter e si è laureato campione del mondo con la squadra allora allenata da Rafa Benitez.
Una stagione da protagonista, culminata con la qualificazione ai preliminari di Europa League e resa vana, poi, dalla mancata concessione della licenza Uefa al club di Ghirardi. Per Biabiany 36 presenze, condite da 6 gol e 7 assist complessivi, che lo hanno reso un punto fermo ed un elemento imprescindibile dello schieramento tattico predisposto da Roberto Donadoni.
La trattativa con i ducali, intrapresa con il fine di riportare a casa il giocatore classe ’88, potrebbe coinvolgere realisticamente anche i cartellini di Schelotto e Belfodil. Il primo è rinato in Emilia, dopo un inizio di stagione deludente con la maglia del Sassuolo; il secondo, in comproprietà tra le due società, ha ampiamente tradito le aspettative interiste e, nella seconda parte del campionato, persino quelle livornesi.
La duttilità del francese potrebbe rivelarsi preziosa per gli schemi tattici di Walter Mazzarri, desideroso di rendere la sua squadra camaleontica e capace di cambiare forma in base alle caratteristiche dell’avversario. Il giocatore del Parma, infatti, può essere impiegato sia come ala offensiva al servizio di un ipotetico 4-3-3, in una disposizione che preveda due esterni d’attacco ed una punta centrale, sia nel più consueto 3-5-2 di stampo mazzarriano. La società di Corso Vittorio Emanuele è alla ricerca di un rinforzo che aggiunga velocità ed imprevedibilità al reparto avanzato e, considerando il recente rifiuto di Tom Ince e la difficoltà ad intavolare una trattativa con il Tottenham per Lamela, Biabiany rappresenterebbe un’alternativa low cost ed una pista maggiormente percorribile.
La sua formazione nelle giovanili nerazzurre, inoltre, risulterebbe utile per permettere all’Inter di adeguarsi alle intransigenti norme Uefa. Queste, per i partecipanti alle competizioni europee, impongono che siano inseriti nella lista almeno otto elementi formatisi o nella federazione di appartenenza (giocatore locale B), oppure nel club stesso (giocatore locale A).
Nei prossimi giorni capiremo se Biabiany riuscirà a ripercorrere le orme passate per ritrovare la via di casa, o se il suo nome rimarrà una semplice suggestione di mercato.