Record mondiali e nerazzurri. Perché, se è vero che la competizione è la festa di tutti, nel corso della sua storia, è stata anche una festa dell’Inter. Almeno un po’. Già, perché, ad esempio, la ‘m’ di Mondiale coincide anche con la ‘m’ di Matthaus. Il tedesco è stato il giocatore più presente all-time: non solo ha partecipato a 5 edizioni diverse del Mondiale (record condiviso con il portiere messicano Antonio Carbajal, ma ha preso parte a 25 gare, di cui 2 a Spagna ’82, 7 a Messico ’86, 7 a Italia ’90, 5 a Stati Uniti ’94, 4 a Francia ’98.
I gol, ora. Con Ronaldo capocannoniere di tutti i tempi con 15 reti. E l’esultanza più veloce di sempre? Quella di Hakan Sukur, che nel 2002 ha impiegato 11 secondi per realizzare l’1-0 contro la Corea del Sud nella finale per il terzo posto. Batistuta e Brehme, invece, sono due giocatori interisti che, come Nino ne La leva calcistica della classe ’68, canzone di Francesco De Gregori, non hanno avuto mai paura di calciare un rigore. L’argentino ha trasformato dal dischetto 4 volte nei tempi regolamentari, mentre il tedesco ha deciso la finale dell’edizione del 1990 contro l’Argentina di Maradona.
Sempre nell’edizione italiana, altro record per gli azzurri-nerazzurri: è quello di Walter Zenga che, prima del 67′ minuto di Italia-Argentina, non aveva raccolto la palla in rete per 517 minuti. Infine, dal 1930 a oggi i tesserati dell’Inter che hanno partecipato alla manifestazione sono stati 114, con 68 gol realizzati.
Fonte: Football Data – inter.it