Aspettava questo momento da quattro anni. Per Julio Cesar l’eliminazione prematura di Sudafrica 2010 è stata un incubo costante. Difficile dimenticare quella sconfitta contro l’Olanda; serviva una giornata da protagonista e quella giornata è arrivata proprio ieri.
L’ex Acchiappasogni nerazzurro ha scelto un’occasione speciale per riscattarsi, davanti al suo popolo, nel “Mondiale dei Mondiali”: un miracolo per tenere in partita la Seleçao e due rigori parati per alleviare la tensione sui compagni e spianare la strada verso la qualificazione ai quarti: “E’ stato difficile, ma contavamo di passare il turno – ha spiegato l’estremo difensore verdeoro a fine partita –. Ci aspettavamo una partita complicata. Nonostante un buon primo tempo, dopo il pareggio abbiamo fatto fatica. Ringrazio il pubblico e i miei compagni di squadra. Ci crediamo molto, anche se è psicologicamente complicato giocare con una pressione simile. Quattro anni fa ho fatto un’intervista, ero triste, piangevo. Anche adesso sono emozionato, ma le mie sono lacrime di gioia. Solo Dio e la mia famiglia possono sapere quello che ho passato e che passo oggi. E’ andata bene, ora ci aspettano altre partite e pensiamo a quelle. Il mio sogno è festeggiare insieme a tutti i brasiliani”.
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