Due semifinali al cardiopalma, dalle quali usciranno le squadre che si contenderanno, a Rio de Janeiro, la conquista della Coppa del Mondo. Brasile-Germania e Argentina-Olanda in uno scontro epocale tra Sud America ed Europa. Oscar contro Muller, Messi contro Robben e tante individualità che sembrano preannunciare un grande spettacolo sul terreno da gioco. Qualità, ma soprattutto concretezza e spirito di abnegazione, caratteristiche mostrate dalle quattro compagini durante il percorso che le ha condotte fino alla penultima tappa della manifestazione.
Non ci saranno due protagonisti assoluti: Neymar e Di Maria. Per i due assi, il Mondiale si è concluso in anticipo, visto che il primo ha riportato, dopo la ginocchiata di Zuniga, una frattura trasversale della terza vertebra lombare, mentre l’avventura brasiliana del fuoriclasse del Real Madrid è stata seriamente compromessa da uno stiramento alla coscia destra.
Cambiano, così, le linee strategiche di Scolari e Sabella, che potrebbero decidere di buttare nella mischia i nerazzurri rimasti in corsa per il titolo. Hernanes da una parte e Palacio-Alvarez dall’altra, oltre a Campagnaro, utilizzato soltanto durante il secondo tempo della gara inaugurale contro la Bosnia.
Finora qualche scampolo di partita per il Profeta, al quale il ct brasiliano ha fatto ricorso nelle gare contro Croazia e Colombia. In entrambi i casi, il centrocampista dell’Inter ha preso il posto di un Paulinho spesso fuori dal vivo del gioco. Con l’assenza forzata di Neymar, rimane comunque difficile vedere Hernanes dal primo minuto. Più probabile, invece, l’inserimento di Willian per mantenere inalterato l’assetto tattico e l’atteggiamento della squadra, affidandosi ancora una volta al collaudato 4-2-3-1.
Più chance, invece, per Alvarez e Palacio, nonostante Sabella si sia affidato a Perez dopo l’uscita dal campo di Angel Di Maria, attuando una scelta sicuramente più conservativa. Ricky Maravilla, fino a questo momento, ha giocato solo nel rocambolesco 3-2 contro la Nigeria; minutaggio superiore per il Trenza che, contro la Svizzera, ha dato avvio all’azione che ha portato al gol qualificazione a pochi minuti dalla lotteria dei rigori. Come in una partita a scacchi, ogni mossa verrà pesata e adattata alle strategie dei propri avversari. In ogni caso, sono due le soluzioni che Sabella potrebbe decidere di adottare: sostituire il talento di Rosario con Alvarez o, addirittura, Palacio per completare il reparto avanzato già formato da Messi, Higuain e Lavezzi, oppure mettere in atto una variazione di formazione e prediligere un centrocampista con doti meno offensive.
La finale di Rio de Janeiro si avvicina a grandi passi e i margini di errore si restringono sempre di più nella lunga e faticosa scalata verso la vetta. La gloria o l’oblio: Brasile, Germania, Argentina e Olanda attendono il sospirato verdetto.
This post was last modified on 12 Settembre 2014 - 00:10