Alvarez: “Sono al 100%, giocare contro l’Olanda sarebbe un onore. L’esordio contro la Nigeria…”

In vista della semifinale di mercoledì, che vedrà la sua Argentina affrontare l’Olanda di Van Gaal, Ricky Alvarez ha parlato ai microfoni del quotidiano El Liberal: “Chi gioca meno deve dare risposte all’allenatore e al gruppo quando viene chiamato in causa – ha dichiarato il numero 11 nerazzurro –. Il nostro compito è dare un po’ di respiro ai titolari. E’ il tecnico che decide chi deve scendere in campo, ma per quanto mi riguarda posso dire di essere al cento per cento”.

L’Olanda è un avversario da temere…

“Ogni avversario è diverso dall’altro e credo che gli Orange siano diversi da tutti quelli che abbiamo affrontato. E’ una squadra con tanti buoni giocatori, di grande qualità, che stanno facendo bene nel calcio europeo. Cercheranno di contrastare il nostro gioco, ma ora per noi l’obiettivo è arrivare in finale. Non sarà una partita facile ma abbiamo trovato il giusto equilibrio. Dovremo sfruttare la mobilità dei nostri giocatori d’attacco per creare superiorità”.

Come avete reagito agli infortuni di Aguero e Di Maria?

“La lesione muscolare che ha patito il Kun non è stata una cosa positiva. Per fortuna, però, ha già ripreso ad allenarsi. In ogni caso, questo è un gruppo in cui chi entra per sostituire un compagno dà sempre il massimo. Per Di Maria possiamo solo pregare che torni a disposizione per la finale”.

Come hai vissuto il tuo debutto contro la Nigeria, quando sei entrato al posto di Messi?

“Sono stato molto contento. Noi dobbiamo farci trovare pronti quando il tecnico decide che è arrivato il nostro momento. Questa è una cosa molto importante. Noi ci alleniamo ogni giorno al massimo e stiamo facendo un grande sforzo come gruppo”.

La finale del 13 luglio al Maracanà è un sogno o può essere realtà?

“Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Adesso siamo concentrati sulla semifinale, poi vedremo quello che succederà”.

Pensi di poter giocare dal primo minuto contro l’Olanda?

“Deciderà Sabella, per me sarebbe un onore”.

 

 

 

 

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