Al ritorno in nerazzurro dopo il quinquennio 1995-2000, il dottor Piero Volpi, neo-responsabile dell’area medica di FC Internazionale, è stato intervistato da Nagaja Beccalossi per Inter Channel.
Dottore, c’è un po’ di emozione a tornare in nerazzurro dopo tanti anni?
“Sicuramente sì. Anzitutto è stata una cosa inaspettata. Dopo l’esperienza meravigliosa del 1995- 2000 ho intrapreso altri percorsi professionali. Ripeto è stata una cosa inaspettata, ma sicuramente piacevole ed emozionante”.
Sono cambiate tante cose da quel periodo. Che gruppo ha trovato?
“Il calcio è cambiato tantissimo negli ultimi dieci anni e cambierà ancora. Ci sono delle evoluzioni sia dal punto di vista organizzativo-tecnico che in quello della medicina sportiva. Detto questo, ho trovato un ambiente ottimo. Il nostro compito è anche quello di essere in sintonia con il gruppo di lavoro, sportivo, tecnico e con la società. Cercheremo di fare tutti del nostro meglio”.
Quanto è importante il rapporto che voi dell’area medica dovete avere con l’allenatore, soprattutto nella fase di preparazione che è quella che regge tutta l’annata?
“Direi che è determinante, perché al di là di ogni singola professionalità e competenza, che qui sono molto elevate, quello che conta è avere in testa la sintonia con il gruppo e di essere in armonia con quello che stai facendo”.
Ci sono stagioni un po’ particolari come questa post-mondiale, nella quale si dovrà fare un po’ di attenzione perché alcuni giocatori saranno certamente più affaticati.
“Questo è uno dei tanti problemi che bisogna conoscere e analizzare. Un altro aspetto importante è quello di allargare il bagaglio delle conoscenze. Questo è uno degli elementi che sta cambiando. Una volta cominciavi la preparazione con il 95% della rosa a disposizione e poi non cambiavi per il resto della stagione. Oggi ci sono finestre di mercato più lunghe. Molti giocatori che partecipano alle competizioni mondiali o europee e che si aggregano più tardi e quindi devi sempre essere bravo a capire le condizioni fisiche dei giocatori per presentare gli atleti all’allenatore e ai preparatori nelle condizioni giuste per potersi allenare e per svolgere al meglio una parte della preparazione che è fondamentale come questa di inizio anno quando si devono immagazzinare energie di qualità”.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 11 Settembre 2014 - 23:37