Colpo di fulmine? Amore a prima vista? Non proprio. Il rapporto che lega l’Inter e Hugo Campagnaro pare essere arrivato ai titoli di coda, dopo un unico anno di convivenza. Eppure le premesse sembravano condurre ad una conclusione ben diversa. La presenza di Mazzarri sulla panchina nerazzurra avrebbe potuto facilitare l’ambientamento dell’ex Napoli e farne un punto fisso dell’undici titolare, ma così non è stato. Le prime partite della scorsa stagione erano state utili ad esaltare, ancora una volta, la combattività e la leadership difensiva dell’argentino, confermando la bontà dell’acquisto (a parametro zero ndr). Poi, un decrescendo lento ed inesorabile.
Qualcosa si è rotto, l’incantesimo si è spezzato e la carrozza si è trasformata nella proverbiale zucca. Gli infortuni e, molto più probabilmente, la voglia di preservare forza ed energie per il primo Mondiale con la sua Argentina, ne hanno condizionato il rendimento, accompagnando il passaggio progressivo da idolo della tifoseria a bersaglio di critiche e contestazioni. Un percorso, al termine del quale Campagnaro è scivolato in fondo alle gerarchie mazzarriane, superato persino da Rolando, arrivato a Milano in silenzio e tra l’indifferenza generale.
Il mercato dell’Inter, intanto, è in fermento sia per quanto concerne le operazioni in entrata, che per quelle in uscita. Tra le prime, in difesa, si lavora senza sosta per il ritorno di Rolando o, in alternativa, per l’approdo in nerazzurro di Eder Alvarez Balanta. Tra le seconde, invece, nella lista dei partenti, compare proprio il nome di Hugo Campagnaro.
Il roccioso difensore originario di Còrdoba era stato, dapprima, accostato alla Roma di Rudi Garcia, alla ricerca di una valida alternativa nel caso in cui Benatia decida di non allungare la sua permanenza tra le fila della squadra capitolina. Il recente acquisto di Astori, però, sembrerebbe escludere definitivamente l’arrivo dell’ex Sampdoria. Proprio la società del neo patron Ferrero si era mostrata interessata all’argentino, che ha già indossato, con ottimi risultati, la maglia blucerchiata dal 2007 al 2009. L’affondo decisivo, invece, potrebbe provenire dalla Liguria rossoblù e dal Presidente Preziosi, sempre in buoni rapporti con la società di Corso Vittorio Emanuele.
L’accordo tra i club non dovrebbe rappresentare, dunque, uno scoglio insormontabile, mentre più difficile potrebbe risultare il raggiungimento di un’intesa con Campagnaro. L’ingaggio del Toro, infatti, non sembra essere alla portata del Genoa, che conta, su questo versante, in un aiuto dell’Inter per la felice conclusione della trattativa.