Per un muro che va, uno che arriva. Dopo l’addio di Walter Samuel, i tifosi nerazzurri possono dormire sonni tranquilli. Nemanja Vidić, in queste prime uscite stagionali, ha già dimostrato – qualora ce ne fosse bisogno – di essere un vero campione. Certo, si tratta solo di incontri amichevoli ed è presto per azzardare conclusioni, ma il potenziale del centrale serbo è fuori discussione, essendo, da anni, uno dei difensori più forti del panorama calcistico mondiale.
E chi pensava che avrebbe incontrato difficoltà, alla soglia dei trentatré anni, ad adattarsi alla difesa a tre è stato subito smentito. Tanto che lo stesso giocatore, al termine del match, ha ribadito di essersi subito ambientato alla corte di Walter Mazzarri: “Mi sto trovando molto bene – le sue parole – e sto assimilando ciò che chiede il mister. Mazzarri è uno che spiega bene ciò che vuole ed è facile accontentarlo”.
Ma ci sarà modo di vederlo all’opera anche nella difesa a quattro: Erick Thohir ha chiesto al tecnico toscano di lavorare su più moduli e verrà accontentato. In questo caso, Vidic potrebbe fare coppia con capitan Ranocchia oppure con Juan Jesus, utilizzabile anche come terzino sinistro, ruolo già ricoperto in Brasile e in alcune gare dell’Inter targata Andrea Stramaccioni.
Che sia a tre o a quattro, l’ex capitano del Manchester United sarà il nuovo leader della difesa nerazzurra. Intanto Mazzarri e i tifosi si godono la grande prestazione offerta contro il Real Madrid: non solo carismatico e roccioso, ma anche pericoloso in fase offensiva. Oltre a non concedere spazi agli avversari, è stato lui, infatti, a procurare il penalty, poi trasformato da Icardi, che ha permesso all’Inter di andare ai rigori e vincere il match.
Promosso al primo vero test e chi ben comincia…