Dovrà essere un’Inter imprevedibile, capace di cambiare modulo in base alle caratteristiche dell’avversario da affrontare. È questo il pensiero di Erick Thohir, patron dei nerazzurri. Una filosofia avallata anche dal tecnico Walter Mazzarri, ripartito dal collaudato 3-5-2, ma al lavoro per perfezionare anche altri moduli con la tanto chiacchierata difesa a quattro.
Finora, nelle prime due amichevoli e contro il Real Madrid, l’ex allenatore del Napoli ha riproposto soprattutto il modulo della passata stagione, vista anche l’assenza di uomini importanti a centrocampo e in attacco. Senza Hernanes, Alvarez, Palacio e con Kovacic e M’Vila ancora alla ricerca della migliore condizione, WM ha preferito evitare esperimenti, concentrandosi sull’ambientamento di Vidic e Dodò nei “vecchi” schemi.
Con l’arrivo di Medel, però, si apriranno nuovi orizzonti visto che il tecnico toscano potrà fare affidamento su metodista puro, capace – all’occorrenza – di scalare sulla linea dei difensori per dare man forte al pacchetto arretrato e riformare la linea a tre tanto cara al mister. Il cileno sarà sicuramente un valore aggiunto in mediana e, insieme a M’Vila, potrebbe permettere anche il ritorno al 4-2-3-1 di stampo mourinhano.
4-2-3-1, ma anche 4-3-3 o 4-3-2-1, con Hernanes e Kovacic finalmente liberi di muoversi fra le linee e dedicarsi soprattutto alla fase offensiva, cercando di più la conclusione verso la porta e il passaggio filtrante per le punte. Alternative possibili anche grazie alla duttilità di Rodrigo Palacio e Ricky Alvarez, utilizzabili in caso di necessità come attaccanti esterni.
Tante soluzioni quindi per Mazzarri, che ha ancora 23 giorni di lavoro prima di scendere in campo per il primo impegno ufficiale della stagione. Con la speranza che questa possa essere finalmente la settimana giusta per l’arrivo di Gary Medel, uomo chiave per l’Inter camaleontica del nuovo corso.
This post was last modified on 21 Febbraio 2024 - 15:32