Le televisioni stanno dominando il calcio. A volte questa affermazione è solo un pregiudizio: se ne parlate con degli inglesi, ad esempio, vi diranno che da loro non è così.
Come è possibile – vi chiederete – nel paese in cui la Premier League ha ricavato poco meno di 1,4 miliardi di euro dalla vendita dei propri diritti televisivi? Chiedetelo a coloro che sabato 25 ottobre alle 17 inglesi (le 18 in Italia), vorranno mettersi comodi sul divano o andare al pub per vedere Real Madrid-Barcellona e non potranno vedere i primi 15 minuti del Clasico.
Il motivo è semplice: in Inghilterra c’è una legge per cui, tra le 14.45 e le 17.15 di sabato, nessuna partita può essere trasmessa. Le partite del sabato alle 16 di premier o le vedi allo stadio o niente. Ciò per invogliare la gente a riempire lo stadio della propria città e a non accomodarsi in poltrona, nel momento in cui la maggior parte delle squadre dei campionati inglesi è in campo. In questo modo una legge statale cerca di tutelare i club e le loro entrate al botteghino, la passione dei tifosi e anche il prodotto televisivo, che comincia ad essere mostrato solo quando la gente è tornata a casa (una partita in un’arena piena è anche più bella da vedere).
Uno stimabile compromesso, che comporta qualche controindicazione: perché chi tifa una squadra che non gioca sabato pomeriggio non potrà godersi lo sguardo di Suarez al ritorno in campo dopo 4 mesi di squalifica, la prima giocata di Cristiano Ronaldo, la prima galoppata di Bale o il primo numero di Messi?
FONTE: Fox Sports