Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa post assemblea dei soci dell’Inter. Oltre al presidente Erick Thohir sono intervenuti Michael Bolingbroke, Marco Fassone, Michael Williamson e Piero Ausilio.
Queste le parole del CEO Michael Bolingbroke:
“Siamo favorevoli al FFP è un’idea ragionevole a razionale. Darà forza al calcio europeo. E noi come club siamo a favore. Stiamo mettendo a punto un piano quinquennale per il nostro club che si svolgerà entro i limiti del FFP. Non immaginiamo un club con delle perdite, assolutamente. Il motivo per cui abbiamo incontrato la UEFA è perché in passato si sono accumulate delle perdite che ci hanno portato a uscire dal FFP. Ci è stato chiesto di andare a Nyon per incontrare il consiglio per spiegare le nostre azioni future. Noi abbiamo assicurato di essere pronti a raddrizzare ciò che è andato storto nel passato. Ci sono delle norme che non consentiranno di gestire il club come nel passato. Ci sarà una svolta il 7 novembre dopo un grande incontro storico. Verremo sottoposti ad un audit e qualunque affermazione faremo sul nostro piano quinquennale verrà analizzata. Qualunque cosa verrà decisa noi la accetteremo. Noi possiamo dire che faremo programmi per il futuro. In generale il nostro approccio sarà quello di essere trasparenti. È una cosa importantissima e necessaria”.
La nuova società si è detta quindi consapevole dei residui delle passate gestione e si impegna a raddrizzare e spiegare i piani futuri alla commissione di Nyon, accettando qualsiasi sentenza sarà comunicata. Il CEO ha parlato anche del nuovo management che compone e andrà a comporre il team dell’Inter:
“Mi pare che il parallelo che Erick Thohir ha tracciato tra giocatori e non giocatori sia calzante. I giocatori che vengono scelti non dipendono dalla nazionalità. E così anche il management non dipende da questo. Io voglio avere i migliori al mondo. Magari non sono italiani, magari sì, ma comunque i migliori del mondo delle aziende migliori. Abbiamo preso Dan Chard che si occuperà delle sponsorizzazioni. È uno dei migliori al mondo e siamo fortunatissimi a poterlo avere con noi. Abbiamo Claire Lewis: lei è un alto dirigente di Apple. Penso che pochi dubiteranno che la scuola di Apple non sia la migliore. Parla italiano, ma non è essenziale. Così come James White che si occuperà di web e social media e andrà a sviluppare la parte commerciale con Claire Lewis. White ex Manchester United è uno dei migliori del settore. Anche lui parla italiano”.
La conferenza si conclude in completa serenità e con l’importante annuncio della continua collaborazione tra Inter e Pirelli, che a giugno compirà 20 anni. Il manager si è espresso così: “È la più lunga partnership nella storia del calcio. Per noi del club immaginarci un mondo senza Pirelli sarebbe assurdo”.
La società promette quindi totale trasparenza per le azioni presenti e future, dopo Nyon si aprirà una nuova era per il business dell’Inter. Insomma, le premesse sono buone e il progetto nerazzurro sembra essere accompagnato da un management competente e perfettamente calato nella realtà. Saranno il tempo e i risultati a parlare per tutti, ma chi ben comincia è già a metà dell’opera.
Foto e fonte: inter.it
Tommaso Tota
This post was last modified on 20 Ottobre 2014 - 18:47