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/2014/10/30/difesa_inter/amp/

Difesa più sicura e tranquilla e porta inviolata da tre gare ufficiali

Prosegue la striscia positiva dei nerazzurri anche nel turno infrasettimanale di campionato che ha visto la squadra di Mazzarri vittoriosa contro la Sampdoria grazie ad un penalty trasformato da Icardi proprio sul gong della partita, facendo crescere entusiasmo ed autostima all’interno del gruppo sempre più smanioso di scalare velocemente le posizioni di classifica che maggiormente gli competono.

Un dato importante che si può evidenziare in queste ultime tre gare ufficiali disputate è la cifra zero sulla casellina delle reti subite. Sia nella sfida in Europa League contro il Saint Etienne, terminato 0-0, che nelle ultime ravvicinate partite di campionato tra Cesena ed appunto Sampdoria, la porta di Samir Handanovic (e Juan Pablo Carrizo in EL) è rimasta finalmente inviolata.

Se è vero che gli estremi difensori nerazzurri sono stati protagonista di qualche intervento nel corso di queste gare, c’è da sottolineare un rendimento molto più elevato da parte di tutto il pacchetto difensivo. Dopo un inizio di campionato a tratti tragicomico, le qualità Nemanja Vidic stanno piano piano venendo fuori ed anche nella gara contro la Samp, così come contro il Saint Etienne una settimana fa, l’esperienza dell’ex capitano del Manchester United sta contribuendo a questo mini ciclo di partite senza gol subiti.

Il difensore inglese, ieri sera, ha guidato bene la difesa composta da Ranocchia e Juan Jesus e ha duellato egregiamente contro la potenza di Okaka, risultando più volte vincitore dal confronto. Una notizia che farà senz’altro piacere a Walter Mazzarri che più di tutti lo ha voluto con sè per blindare una retroguardia che la scorsa stagione non ha certamente brillato per gestione dei momenti ad alto tasso di pressione e un giocatore dell’esperienza di Vidic dovrà risultare assolutamente utile in tal senso.

Buone le prove anche di Andrea Ranocchia e Juan Jesus. Il capitano nerazzurro è sempre più integrato sia nel ruolo di centrale di destra del pacchetto difensivo a tre sia nella responsabilità che il club gli ha riposto con la consegna della fascia dopo l’epopea firmata Javier Zanetti. Un premio che il difensore umbro sta sentendo particolarmente e le prestazioni ottenute finora sono anche frutto della ritrovata autostima che il ragazzo solo qualche mese fa aveva totalmente smarrito, essendo addirittura stato messo sul mercato lo scorso inverno.

Una metamorfosi fondamentale per sè e per l’Inter, che sta coccolando anche la costante crescita di Juan Jesus. Da due anni nella rosa nerazzurra e titolare quasi inamovibile anche in passato, il centrale brasiliano classe ’91 sta trovando quella continuità che nelle scorse annate gli mancava probabilmente causata dalla giovane età.

Tanti motivi per sorridere per Walter Mazzarri che, come lui spesso sostiene, non vuole guardare mai altrove se non all’interno della sua squadra. Lui continua nel suo lavoro quotidiano fatto di sacrificio e dedizione e poco importa, per ora, se il gioco sia apprezzato o meno soprattutto dalla parte più ‘in’ della tifoseria. I risultati ora ci sono e gli applausi arriveranno.

 

This post was last modified on 30 Ottobre 2014 - 12:13

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redazione