Kuz, adesso tocca a te

Arrivato nel gennaio 2013 insieme al più blasonato Kovacic, Zdravko Kuzmanovic in quasi due anni di Inter non è mai riuscito a trovare in pianta stabile un ruolo di rilievo nella rosa. Sicuramente già le prime prestazioni del serbo in maglia nerazzurra non erano state all’altezza di quanto fatto nello Stoccarda dove si era messo in luce sia a livello di compattezza difensiva sia a livello offensivo, avendo segnato ben 22 gol in tre anni e mezzo trascorsi in Germania.

Nell’Inter troppo spesso ha recitato la parte del gregario poichè quando chiamato in causa da titolare non è riuscito a fare da giusto bilanciere fra difesa e attacco, dimostrandosi troppo impacciato come centrocampista arretrato e poco dinamico come interno nel 3-5-2 di Mazzarri. 

In ogni parentesi di mercato è stato con insistenza accostato a squadre straniere di Premier o Bundes ma alla fine la società ha preferito tenerlo anche per la solita mancanza di offerte congrue dal punto di vista economico.

Nell’ultimo periodo però si è dimostrato in un discreto stato di forma risultando fra i meno peggio nella opaca partita pareggiata contro il Saint-Etienne in Europa League dove era stata proprio sua la migliore occasione da gol negato da una grande parata del portiere francese. Poi l’ingresso anche casuale contro la Samp visto l’acciacco di Hernanes e forse per la prima volta la capacità di velocizzare il ritmo della manovra facendo anche movimento sul fronte d’attacco dove prima si fa servire bene ma cilecca  il pallone e soprattutto quando fa sentire la sua presenza al 90′ facendosi stendere in area di rigore da Romagnoli e regalando a Icardi il matchpoint che ha regalato i tre punti e la seconda vittoria consecutiva.

Adesso sempre per le dinamiche legate gli infortuni Kuz ha un preziosa chance da titolare in quel di Parma dove dovrà sia aiutare Medel nella fase difensiva che proporsi in proiezione offensiva, magari sfruttando quel tiro da fuori area che tante volte lo ha portato al gol in Bundesliga e che all’Inter non ha mai mostrato, forse per timidezza o per mancanza di fiducia.

 

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