Il Corriere della Sera quest’oggi va giù duro nei confronti dell’Inter e del suo tecnico. Non esattamente parole al miele, quelle utilizzate da Fabio Monti nel suo articolo.
Una squadra che, per quanto visto, potrebbe anche evitare di allenarsi, trovandosi giusto mezz’ora prima del fischio d’inizio per una merenda pre gara e poi scendere in campo. Non bastano le motivazioni degli infortunati, lo stato di forma imbarazzante di alcuni giocatori, l’avvio di un nuovo progetto o le tante gare in pochi giorni, se l’Inter non esprime un gioco, un’anima, e ancora di più non riesce a trovare la via del gol. Escludendo la gara contro il Sassuolo, infatti, l’Inter ha segnato meno di una rete a partita (8 su 9), troppo poche per squadra che aspira a tornare grande.
Le mani avanti tese di Mazzarri non bastano a spiegare il caos tattico che si è osservato sabato sera a Parma, dove ad inizio ripresa i giocatori non sapevano come disporsi in campo in seguito al cambio Obi – Hernanes.
Quale soluzione dunque? Un cambio sulla panchina sembrerebbe la via più adeguata per dare uno strappo, una scossa a questa situazione, volendo dare un segnale di discontinuità. Scelta che non sempre paga alla lunga, che spesso è traumatica, soprattutto per le casse societarie, ma che spesso si rivela irrimandabile. Così, le due prossime gare nerazzurre potrebbero definitivamente segnare il percorso di Walter Mazzarri in nerazzurro. Verona ultima spiaggia, ma già nel post match di Europa League di giovedì potrebbero avvenire decisioni importanti, con Thohir che dovrebbe essere allo stadio.
Ora o mai più, dunque, data anche la prossima sosta per le nazionali, a cui seguiranno partite di fuoco come il derby e Inter – Roma.