Domani l’Inter giocherà una partita ancora più importante di quella di questa sera contro il Saint Etienne. Non saranno gli uomini di Mazzarri a dover portare a casa i tre punti, ma la delegazione nerazzurra composta da Erick Thohir, Marco Fassone, Michael Bolingbroke.
La Gazzetta dello Sport di oggi mette a fuoco le cause per cui l’Inter è stata chiamata a Nyon. I nerazzurri devono rispondere di un passivo di 180 milioni che corrisponde alla somma dei passivi di bilancio delle ultime tre stagioni. Infatti nella stagione 2011-2012 il passivo era di 24 milioni, nella stagione 2012-2013 di 68 milioni mentre nella passata stagione si è arrivati ad un -88 milioni sul bilancio finale. La causa principale di tutto ciò è dovuta soprattutto dalla diminuzione dei ricavi. Si è passati dai 206 milioni del 2012 ai 167 di quest’anno. Da sottolineare come l’Inter abbia provato a diminuire i costi: nella stagione 2011-2012 la Beneamata aveva un totale di 319 milioni mentre nella passata stagione si è arrivati ai 265 milioni.
Domani a Nyon, Thohir cercherà di fare leva su una nuova gestione delle casse nerazzurre, molto vicina a quella imposta dalla UEFA. Come scrive la GdS: “La difesa dell’Inter poggerà sul piano di risanamento e sviluppo, su base quinquennale, che ha convinto le banche al mega-finanziamento di 230 milioni. La leva delle spese è stata agitata parecchio e i frutti continueranno a vedersi in questa stagione, visto che budget prevede una perdita di 50 milioni, praticamente dimezzata rispetto al -103 del 30 giu- gno 2014, grazie al taglio di salari e ammortamenti e all’aumento dei ricavi commerciali, tra Infront e Nike. Proprio sul fronte dell’entrate Thohir dovrà essere abbastanza convincente per far capire all’Uefa che un modello di diversificazione del giro d’affari è possibile”
Ma in sostanza cosa rischia l’Inter? La UEFA non risponderà subito, ma studierà le carte per un mese per poi richiamare l’Inter per altri accertamenti. In seguito, potrebbe essere proposto un patteggiamento a Thohir. In tal caso, si potrebbe pensare a delle trattenute sui premi Uefa, riduzione delle rose o limiti alle spese per il mercato. Senza patteggiamento anche peggio.