Domenica sera è in programma allo stadio ‘Meazza’ l’importante posticipo tra l’Inter ed il Verona, un importante occasione di riscatto per i nerazzurri dopo la brutta sconfitta a Parma per due a zero nell’ultimo turno di campionato e riprendere a marciare con il giusto passo per gli ambiziosi obiettivi stagionali.
Nel match contro gli scaligeri è sicura l’assenza di Hernanes, in quanto gli ultimi problemi di natura fisica all’adduttore destro non gli hanno permesso di essere nemmeno nell’elenco dei convocati di Walter Mazzarri.
Così ulteriore chance sarà riservata a Zdravko Kuzmanovic che, in nerazzurro dal Gennaio 2013, non è ancora riuscito a trovare quel rendimento che tanto lo aveva fatto apprezzare nelle piazze di Firenze e soprattutto Stoccarda, club da cui l’Inter decise di strapparlo un anno e mezzo fa.
L’opaca prestazione contro il Parma, match nel quale ha davvero poco inciso per dinamismo e personalità in mezzo al campo con conseguente sostituzione a una ventina di minuti dalla fine per far spazio al baby Bonazzoli, ha ottenuto un immediato riscatto durante la settimana in Europa League.
Giovedì sera infatti, nella gara contro i francesi del Saint-Étienne, è risultato tra i migliori dell’undici che Mazzarri ha schierato. Rimasto in campo per 82 minuti ha sfoderato una prova molto convincente che gli ha permesso di essere inserito nella formazione titolare anti-Verona.
Una serata importante per il centrocampista serbo che solo l’estate scorsa era stato messo sul mercato, mentre ora è alla terza partita di fila in una settimana. Premio alla costanza ed alla dedizione che sicuramente il tecnico di San Vincenzo avrà piacevolmente notato in questi mesi di lavoro e la gara di domenica dovrà rappresentare un continuo miglioramento di rendimento per poter scalare velocemente le gerarchie interne del gruppo.
La contemporanea assenza del Profeta e di M’Vila unite all’ultimo impegno di campionato prima del derby della Madonnina in programma subito dopo la sosta delle nazionali saranno un ulteriore stimolo in più per fare bene e poter far ricredere l’esigente pubblico di San Siro che non ha ancora apprezzato completamente il suo lavoro da quando veste il nerazzurro.