Inter – Hellas Verona termina 2-2, primo tempo dominato dai nerazzurri. Costa cara l’espulsione di Medel

Dopo la scottante sconfitta in casa del Parma, nella gara valida per l’undicesima giornata di serie A contro l’Hellas Verona, l’Inter delude ancora.
Mazzarri recupera Nagatomo, colpito da un’attacco influenzale prima del match contro il Saint-Etienne, che riconquista la fascia destra e si fa apprezzare sia in ripiegamento che quando spinge. Non adeguatamente sfruttati dai compagni di squadra i suoi cross.
La partenza degli undici di San Siro sembra buona. Un ispirato Kovacic è il regista indiscusso delle prime azioni dell’Inter, finchè la difesa nerazzurra non si riconferma imbarazzante. Il Verona ne mette a nudo le fragilità e passa in vantaggio al minuto 10’: Toni in sforbiciata segna l’1 a 0, capitalizzando un perfetto contropiede orchestrato da Hallfredsson.
E’ Mauro Icardi, dopo 9 minuti, a riportare l’Inter sul pari, sfruttando un’ottima sponda di Palacio. L’argentino ritorna al goal su azione dopo quasi due mesi (Inter – Sassuolo del 14 settembre) e zittisce i pochi presenti di San Siro (circa 27.000) che avevano fischiato la squadra nei primi minuti.
Il goal del pareggio concede respiro e morale all’Inter, che chiude la squadra ospite nella propria area di rigore. Diverse le occasioni per i nerazzurri che, in costante proiezione offensiva, costruiscono e mettono in difficoltà la squadra di Mandorlini. Negli ultimi minuti del primo tempo l’Hellas si riaffaccia nella metà campo avversaria, ma il primo tempo si chiude con un possesso palla nettamente in favore dei padroni di casa.
Nella seconda frazione di gioco, entrambe le squadre rientrano in campo a formazioni invariate.
E’ subito l’Inter a rendersi pericolosa nei primi minuti della ripresa e ad insaccare la palla in rete al minuto 48. Ancora Palacio decisivo in versione assistman con un velenoso rasoterra in area che trova Icardi pronto a bruciare nuovamente Marquez e Moras. Goal stagionale numero 11 per Maurito.
La partita sembra ormai in discesa, ma l’Inter si riconferma la Pazza Inter a cui i tifosi sono abituati. Mani in area di Medel, che rimedia il secondo giallo e lascia l’Inter in dieci al 50’. Del rigore, fischiato da Rocchi, se ne occupa Luca Toni. Il giocatore modenese calcia sul lato sinistro, ma si ritrova di fronte un Handanovic pararigori che gli nega la gioia della doppietta. 4 i rigori parati dallo sloveno in questa stagione interista.

Il Verona approfitta dell’uomo in più e degli errori di Krhin, entrato in campo al 64’, al posto di uno zoppicante Kovacic. Gli scaligeri colpiscono la traversa con Christodoloupolos e l’Inter cala, limitandosi a poche azioni poco incisive. Vidic colpisce di testa e sfiora il goal che avrebbe probabilmente chiuso la partita a meno di dieci minuti dalla fine. Goal mancato, goal subito, il calcio non conosce pietà. Ad un minuto dal termine, infatti, Lopez segna al termine di una bellissima azione della sua squadra.
Al di là del risultati, il match evidenzia alcuni segnali di ripresa: i nerazzurri reagiscono con carattere dopo lo svantaggio e Palacio sembra in crescita.
Ancora tante critiche per Mazzarri che, incomprensibilmente inserisce Osvaldo al posto di Icardi al minuto 94. Sebbene l’uomo in meno costituisca una valida attenuante, non si può non notare che l’Inter si propone pochissimo in avanti nel secondo tempo.
Che la pausa del campionato possa servire al tecnico per riflettere e per recuperare al meglio chi, in queste ultime gare, ha fatto sentire la propria mancanza in rosa.

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